
Vicenza, De Col: "Dimostrazione di carattere, avevamo una spina in più"
Le parole del terzino del Vicenza Filippo De Col al termine della gara vinta di misura dai biancorossi sul Novara: "Assist? Sì, è stata una vittoria importantissima, voluta fino alla fine, cercata dopo la scorsa partita. Abbiamo dato una dimostrazione di carattere, di stare sul pezzo perché abbiamo chiuso una partita pareggiando all’ultimo, però non molliamo, siamo lì. Poi, prima chiaramente, guardando il risultato ci è arrivata una spinta in più, c’era un’energia giusta tra pubblico, curva, giocatori, c’era qualcosa nell’aria e siamo stati bravi a ricercare la vittoria.
Se abbiamo sentito il boato nel riscaldamento? C’è stata una carica forte. Nel senso è successo, fatalità, anche con il Renate la stessa cosa. Nel riscaldamento avevamo sentito il boato ed era stata una carica in più. Magari ti può dare anche del nervosismo nell’immediato, sicuramente ti dà anche quella fretta che non devi avere nel gestire una partita importante, perché ti fa andare all’arrembaggio. Siamo stati bravi nei momenti di difficoltà, siamo partiti bene soprattutto all’inizio, solidi, abbiamo portato a casa una partita di Serie C, una partita che devi portare a casa
Vecchi era stato duro dopo la scorsa gara? Sicuramente sono state parole forti ma eravamo tutti delusi dopo quella partita. Magari un risultato così alla seconda o terza giornata, può sembrare una cosa positiva, ma visto ora no, di conseguenza eravamo arrabbiati e rammaricati tutti. Dobbiamo guardare la parte positiva, la reazione, che oggi c’è stata, come nel post Padova a Lumezzane, siamo stati compatti e non abbiamo mollato. Deve essere la nostra caratteristica principale, perché la partita dura 95’ e non devi per forza fare goal subito. Adesso? Ci crediamo come prima e più di prima. Non dipende solo da noi, pensiamo a noi partita per partita, dobbiamo riuscire a fare più vittorie possibili e poi si vedrà alla fine.
Lecco campo tosto? Come tutti i campi della Serie C, sono tutte partite toste che vanno interpretate soprattutto con l’approccio importante. Dovremo indirizzare la partita dalla nostra parte fin da subito.
Cos’ho pensato dopo il cross? Anche se è un assist, lo voglio dedicare alla mia compagna che diventerà mia moglie a giugno, abbiamo firmato le pubblicazioni poco tempo fa e oggi mi ha detto “mi sento un’energia oggi” e ho pensato “mi sa che può entrare qualcosa”. La voglio dedicare a lei, per l’energia che mi trasmette. Poi davanti a questo pubblico, questa cornice, se spingiamo tutti dalla stessa parte, credo nell’energia, di conseguenza fa sì che quella palla possa entrare, che il cross arrivi bene. Ci dev’essere questa energia per poter vincere, tutti insieme dalla stessa parte.
Quanto è servito il finale della gara contro il Padova per gestire questo finale? Ogni partita è diversa, andando avanti si possono fare sempre meno errori e quindi l’attenzione deve per forza esserci. È chiaro che comunque contro il Padova l’agonismo era stato a mille, è stato speso tantissimo sotto l’aspetto del gioco, della determinazione e dell’aggressività. Loro sono una squadra forte, fatta di singoli che hanno fatto la differenza, perché secondo me è stato anche un gran goal. Chiaro che ad otto partite dalla fine gli errori restano al minimo, c’è ancora una convinzione maggiore nel non poter sbagliare niente, di episodi, che è quello che secondo me fa la differenza all’interno di un campionato, perché eravamo a 10 punti, poi a 3, a 5, ora a 2, quello farà la differenza nelle prossime partite”.







