Spezia, senti Cruz: "Tanco somiglia Fabio Cannavaro. È forte e lo dimostrerà in Italia"
“Ho giocato contro Fabio Cannavaro e sono stato anche suo compagno. Ogni tanto rivedo in Tanco qualcosa di Fabio. Non è altissimo, ma quando stacca di testa è fortissimo, in Argentina ha anche segnato, ma in generale è un difensore che prova sempre l’anticipo sui centravanti. Sa giocare a destra, a sinistra, mi viene da dire Cannavaro anche se sappiamo che Fabio è stato un campione del mondo, un grandissimo e fare questo paragone è impegnativo. Ma potrei dire anche Roberto Ayala, con quelle caratteristiche”. Parla così ai microfoni di Cittadellaspezia.com l’ex centravanti Julio Cruz che ha portato allo Spezia il difensore Gregorio Tanco nella finestra di gennaio. Parole pesanti quelle dell’argentino che poi spiega come il classe ‘99 avesse anche altre richieste: “Lo volevano in MLS, ma anche in Messico. Abbiamo parlato con alcune squadre in Olanda, in Spagna, ma gli ho sempre detto che lui è un calciatore da calcio italiano e se si fosse aperta una porta in Italia sarebbe stato perfetto. Prima dell’arrivo dello Spezia ci sono state opportunità in Italia, ma l’occasione più bella è stata proprio questa”.
El Jardinero parla poi del passato in patria del centrale e sul perché fosse finito ai margini del suo club: “Gregorio è un giocatore che in Argentina giocava in Serie A, ma nell’ultimo anno non è sceso in campo perché con il Banfield ho avuto un problema, non abbiamo trovato un accordo per il suo stipendio e per rinnovare il contratto”.
Infine spazio al suo adattamento nel nostro calcio: “È forte ed è un difensore da calcio italiano. È giovane e ancora deve conoscere bene il calcio italiano ma sono sicuro che si farà: ha una testa forte, è un giocatore che vuole imparare e ci prova ogni giorno. - continua Cruz - Si sta giocando la sua opportunità e penso che piano piano tutti capiranno che è un grandissimo giocatore e se Dio vuole lo dimostrerà nel calcio italiano. Ha quella voglia, quella grinta speciale. È un difensore che piace ad ogni allenatore, sempre concentrato, vuole sempre vincere e lo ha dimostrato anche a Bari. Ha preso un pallone dopo pochi minuti e ha calciato da trenta metri con la voglia che lo contraddistingue”.