Juve Stabia grande protagonista al Gran Galà del calcio italiano: "Orgogliosi, ma piedi per terra"
Chiude i battenti il Gran Galà del calcio italiano. Lo fa nel migliore dei modi e con una serata di spessore assoluto in quel di Latina. Tra le società che hanno ricevuto il maggior numero di riconoscimenti c'è senza dubbio la Juve Stabia, splendida realtà del campionato di serie B che sta sorprendendo tutti per la capacità di abbinare bel gioco e risultati e per un atteggiamento sempre coraggioso e propositivo anche a cospetto di avversari blasonati e in stadi di prestigio. Protagonista assoluto è stato il direttore sportivo Lovisa, uno dei più giovani d'Europa e tra gli artefici del grande salto dalla Lega Pro a suon di record. "Abbiamo deciso di puntare sui giovani e su un gruppo con caratteristiche adatte al sistema di gioco del nostro allenatore. L'obiettivo ovviamente è la salvezza, siamo molto felici di quest'avvio di stagione ma guai ad abbassare la guardia in un campionato imprevedibile come la B" ha detto ai cronisti presenti, ritirando con orgoglio il meritato premio. Assieme a lui c'erano calciatori di livello assoluto e che stanno attirando l'attenzione di numerose società anche di categoria superiore. A partire da bomber Adorante: "Non penso al futuro, sono felicissimo di essere qui e di poter dare il mio contributo alla causa della Juve Stabia. Certo, serate come quella di Marassi regalano emozioni forti e costituiscono una tappa fondamentale nel percorso di crescita. Ma la strada è ancora lunga e dobbiamo fare tanti punti per arrivare al nostro obiettivo prima possibile". Di fatto Adorante sta trascinando le vespe dal mese di gennaio, con gol spettacolari, assist per i compagni e uno spirito di sacrificio che lo ha reso beniamino della piazza. Non poteva mancare Bellich, il difensore con il vizio del gol: "L'anno scorso non partivamo con i favori del pronostico e siamo riusciti a stupire. Anche in B siamo partiti bene, con risultati positivi contro squadre di grande livello. La nostra identità è chiara, ci piace arrivare alla vittoria attraverso il gioco. Guai però a pensare che il più sia fatto, il percorso è ancora lungo e, in bassa classifica, ci sono avversarie come Salernitana e Frosinone che hanno rose competitive e destinate a risalire".
A proposito di Salernitana, la Juve Stabia ragiona "partita dopo partita" ma con la mente già vola al derby di metà dicembre. L'auspicio è sempre lo stesso: poter contare sui propri tifosi. Anche Leone e Artistico, oltre agli altri premiati, sono consapevoli dell'importanza della gara e il pensiero unanime si può sintetizzare così: "C'è una storica rivalità tra le due piazze, ci hanno un po' raccontato gli episodi e le partite del passato e noi vorremmo regalare una grande gioia al popolo stabiese. Il pubblico ci dà la carica e la spinta per fare sempre meglio, averli con noi in uno stadio caldo come l'Arechi aiuterebbe. Non sottovalutiamo la Salernitana: non ha iniziato al meglio, ma la rosa è competitiva". Non era presente fisicamente, ma è stato premiato e applaudito anche il tecnico Guido Pagliuca. Con lui al timone la Juve Stabia ha vinto il campionato di Lega Pro senza passare per i playoff e si trova da inizio stagione nella zona sinistra della classifica del torneo di B anche grazie a vittorie contro Bari, Sampdoria e Pisa destinate a restare nella storia del club campano. Insomma, lo 0-3 con lo Spezia non ha scalfito l'entusiasmo collettivo. E col Brescia, in casa, c'è già l'opportunità per ripartire.