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Alvini: "A Cremona anno positivo, a Spezia no. Ora voglio vincere una B per tornare in Serie A"

Alvini: "A Cremona anno positivo, a Spezia no. Ora voglio vincere una B per tornare in Serie A"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 27 maggio 2024, 22:48Serie B
di Claudia Marrone

Una stagione calcistica, quella di Serie B che sta ormai per andare definitivamente in archivio (si dovrà giocare solo la finale playoff), che per Massimiliano Alvini si è conclusa il 15 novembre, quando è stato esonerato da uno Spezia in crisi, che ha centrato poi la salvezza all'ultima giornata del campionato. Una stagione della quale il tecnico toscano, come si legge sul portale pianetaserieb.it, ha parlato nel canale Twitch del sito: "Sto vivendo un momento di delusione. Arrivi da un buon percorso enorme e lontano e all’improvviso hai delle battute d’arresto. Un esonero o certe situazioni non sono così facili, a volte, per chi vive molto emotivamente la sua professione. Da questi periodi si cerca di migliorare per farsi trovare pronti in futuro, ciò serve per un’ulteriore crescita: ho tanta voglia ed entusiasmo di ripartire, lasciandomi il passato alle spalle. Da adesso in poi guardo sempre in avanti. Attendi con trepidazione le nuove sfide”.

E prosegue: "A Cremona in Serie A ce la giocammo con tutte, penso alle gare con Napoli, Milan, Atalanta e Juventus, solo gli episodi ci hanno condannato. Quest’anno, invece, con lo Spezia non è andata bene: potevo fare una scelta magari diversa, meno affrettata e ponderarla meglio. Queste cose però magari vieni a saperle dopo e un allenatore deve essere anche bravo a buttarsi dentro certe storie, dando il massimo”.

Una nota va poi al panorama allenatori, con tanti ex calciatori che si ritrovano su importanti panchine: "Gli allenatori in Italia sono molto forti, parliamo della scuola migliore. Quella tedesca, dopo il Mondiale 2006, si è aggiornata molto e ha fatto progressi. Per me però gli allenatori italiani sono i migliori e l’ho sperimentato anche seguendo dei corsi. Purtroppo, per chi viene dalla gavetta, su una carriera di 801 panchine e con tante vittorie nelle categorie minori, si guarda agli ultimi risultati negativi (una vittoria nelle ultime 31 partite) e ti prendi l’etichetta di tecnico che non fa risultati da due anni, di non vincente. Poi magari esce fuori un ex calciatore e vince quattro gare di A e viene considerato un top. Io guarderei nel mezzo, andando ad analizzare il percorso fatto. Il mio obiettivo è tornare in Serie A e l’unico campionato che non ho vinto è la B, quindi ambisco anche ad arrivare in A vincendo la B”.

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