Juve Stabia, panchina d'oro per Pagliuca: è lui l'uomo copertina dei campani

Da persona umile si è definito "ultima rotella di un ingranaggio che funziona benissimo. E i meriti sono del presidente, del direttore sportivo, di un gruppo di calciatori che incarna valori umani e professionali, dei miei collaboratori e di una tifoseria che ci dà sempre una marcia in più". In realtà Guido Pagliuca è il simbolo di una Juve Stabia che, da due anni a questa parte, continua a stupire. Non meravigli, dunque, che a Coverciano sia stato proprio il vulcanico trainer gialloblu a ricevere il premio della panchina d'oro in riferimento alla stagione 2023-24, quella in cui le vespe hanno inaspettatamente sbaragliato la concorrenza vincendo a mani basse il girone C del campionato di Lega Pro al netto di un budget assai inferiore a quello di realtà come Benevento, Avellino, Crotone, Foggia e Catania. "Non è soltanto un bravo motivatore, ma anche un tecnico preparatissimo. In campo sappiamo sempre quello che dobbiamo fare, ci divertiamo, ha la capacità di prevedere in anticipo le mosse degli avversari" il parere unanime di tutti i calciatori che sono stati intervistati in questi mesi. Segnale evidente del clima di grande armonia che regna sovrano all'interno di uno spogliatoio che ora ha intenzione di godersi questo finale di stagione senza porsi limiti. In che modo? E' Pagliuca a indicare la strada: "Non abbiamo ancora raggiunto la salvezza, mancano ancora 2-3 punti per coronare il nostro sogno. Poi vedremo dove potremo arrivare, ma tutto dipenderà dall'ambizione dei calciatori e dalla capacità di non perdere umiltà e spirito di sacrificio.

Noi diamo tante indicazioni sul piano tattico, ma senza mai trascurare la spensieratezza che i ragazzi devono mettere sul rettangolo verde".

Ed è opinione piuttosto diffusa che la Juve Stabia potrebbe essere la mina vagante in chiave playoff se manterrà lo stesso entusiasmo di sempre senza avvertire il peso della pressione. In questo senso le prossime due gare saranno indicative e determinanti. Si inizierà in questo fine settimana a Cesena, in uno stadio ostico per tutti e contro un'altra neopromossa che ha fatto ottime cose. I romagnoli hanno un punto in meno dei campani e la Juve Stabia, con un risultato positivo, potrebbe davvero blindare la sesta posizione tenendo il passo del Catanzaro e della Cremonese. Due big ancora da affrontare in questo girone di ritorno. E poi ci sarà il derby interno con la Salernitana, col sogno di bissare l'impresa dell'Arechi e di regalare un'enorme soddisfazione alla tifoseria. "Ma non dobbiamo pensare sia una partita facile" il diktat di Pagliuca "la Salernitana è una squadra molto forte, che ha passato un momento di difficoltà, ma che ha tutte le carte in regola per raggiungere la salvezza". Insomma, 180 minuti da vivere in simbiosi con una piazza chiamata ora a garantire anche un numero di presenze più cospicuo sugli spalti "perchè ogni singolo tifoso deve sentirsi protagonista, c'è bisogno davvero dell'aiuto di tutti per regalarci ulteriori soddisfazioni e chiudere al meglio un biennio incredibile".