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Catanzaro, Iemmello: "Non so quando smetterò, ma il mio obiettivo è quello di finire qui"
Pietro Iemmello, bomber e capitano del Catanzaro che oggi pomeriggio al Ceravolo ospita il Pisa di Pippo Inzaghi, è stato intervistato da Tuttosport: "Rimpianti? No. Sicuramente potevo fare qualcosa di meglio per restarci qualche anni in più, ma non è un rimpianto, bensì uno stimolo per provare a tornarci"
L'anno scorso ci siete andati vicini, ci riproverete anche questa primavera?
"Quest'anno l'importante è mantenere la categoria come lo era, del resto, l'anno scorso. Poi, però, ci siamo trovati a un certo punto che eravamo costantemente in zona playoff e abbiamo iniziato a pensare in grande. Una cosa che non dobbiamo fare quest'anno, perché la classifica è corta".
E rimanere in B è fondamentale per il progetto del presidente Noto.
"Da quando ha preso in mano il club dopo un fallimento e alcune stagioni alternanti ha dato una certa stabilità, creando una società che, oggi, per gestione è un fiore all'occhiello".
Le manca solo la A per raggiungere Massimo Palanca.
"Sì, sicuramente è una cosa che potrebbe avvicinarmi ancora di più a lui. Sinceramente, però, non ci penso: è un sogno che poi, chissà, potrebbe anche… Me lo ricordo Palanca, è stato un idolo d'infanzia perché da ragazzini si ricordava il Catanzaro della Serie A e, quindi, lui".
Giallorosso a vita?
"Non so quando smetterò, ma il mio obiettivo è quello di finire qu".
L'anno scorso ci siete andati vicini, ci riproverete anche questa primavera?
"Quest'anno l'importante è mantenere la categoria come lo era, del resto, l'anno scorso. Poi, però, ci siamo trovati a un certo punto che eravamo costantemente in zona playoff e abbiamo iniziato a pensare in grande. Una cosa che non dobbiamo fare quest'anno, perché la classifica è corta".
E rimanere in B è fondamentale per il progetto del presidente Noto.
"Da quando ha preso in mano il club dopo un fallimento e alcune stagioni alternanti ha dato una certa stabilità, creando una società che, oggi, per gestione è un fiore all'occhiello".
Le manca solo la A per raggiungere Massimo Palanca.
"Sì, sicuramente è una cosa che potrebbe avvicinarmi ancora di più a lui. Sinceramente, però, non ci penso: è un sogno che poi, chissà, potrebbe anche… Me lo ricordo Palanca, è stato un idolo d'infanzia perché da ragazzini si ricordava il Catanzaro della Serie A e, quindi, lui".
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"Non so quando smetterò, ma il mio obiettivo è quello di finire qu".
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