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Cittadella, Dal Canto: "Sabato partita della vita, dobbiamo agganciare i Playout"
Dopo la sconfitta al "San Nicola" contro il Bari per 3-2, sono arrivate le dichiarazioni di Alessandro Dal Canto, tecnico del Cittadella, riportate da Trivenetogoal.it: "Il rigore è una nostra ingenuità, mentre Maiello si è inventato un eurogol. È vero che il Bari ha avuto tante occasioni nel primo tempo, ma dentro questi episodi abbiamo fatto una buona partita anche nei primi 45′. Se avessimo avuto la forza e la bravura per andare a riposo sull’1 a 0 la partita sarebbe stata diversa. Siamo stati bravi a riaprirla, quello si. Ora dobbiamo trovare qualche risultato che ci permetta di respirare. Sento sempre parlare del Cittadella che c’è stato, ma ora è diverso. Se tutto l’ambiente non si cala nella parte di una squadra che deve sportivamente morire sul campo, sul campo facciamo un danno a noi stesso senza eguali. Per una vita il Cittadella ha fatto risultati strabilianti, ma è il passato e soprattutto non può essere la normalità di ogni annata in un contesto come il nostro. Oggi il nostro obiettivo è tentare di agganciare i playout. Domenica, il primo obiettivo sarà non perdere con la Juve Stabia. Le cag****te le lasciamo ad altri. Non siamo in condizioni mentali per ambire ad altro in questo momento."
Sul prossimo impegno, il tecnico ha espresso con decisione un concetto fondamentale: Sabato con la Juve Stabia sarà la partita della vita e non dobbiamo perdere. Mettiamo un mattoncino alla volta. Solo così ci caliamo davvero nella mentalità di chi lotta per la salvezza. Gli anni non sono tutti uguali, caliamoci nella mentalità in cui siamo. Lo dico a tutti. Mi sembra che stiamo vivendo male un po’ tutto. Io non sono contento di perdere le partite, ma se accade c’è un motivo. Nel calcio non tutto è spiegabile, facciamo le cose il meglio che possiamo, celebrando il punto conquistato come la Coppa dei Campioni. Dobbiamo essere contenti di avere la chimera dello spareggio playout da conquistare. Se saremo bravissimi a fare qualcosa in più, sono pronto a stringere la mano ai giocatori ed offrirgli qualsiasi cosa. In questo momento c’è da lottare per la pagnotta e devo essere io per primo a trasmettere questa mentalità. Abbiamo preso il 2-0 e il 3-0 quando non c’erano i presupposti per subirli. Il calcio vive sugli episodi, ma oggi sarebbe poco corretto fare un’analisi solo sul risultato. Oggi i giocatori hanno fatto quello che dovevano fare, anche in un campo difficile. Non dovevamo perdere, ma ripartiamo dagli aspetti positivi di questa partita".
Sul cambio di Rabbi: "Non si può giocare con tre punte centrali, altrimenti ci affidavamo solo alla palla lunga. Avevo bisogno di Ravasio, un giocatore di struttura fisica diversa rispetto a Rabbi. Quando abbiamo fatto tutti i cambi offensivi, mi aspettavo qualcosa in più. Ci siamo spenti. Dopo Cesena ero preoccupato, oggi no. Abbiamo avuto una grande reazione dopo il 3 a 0. Se recuperiamo qualche giocatore, ci giochiamo le chance di salvezza come le altre. Non dobbiamo perdere lo spirito visto a Bari. La B è molto livellata verso l’alto. Solo le prime 2 hanno preso il largo e il Bari è una buona squadra. C’è un gruppone di 13 squadre che può lottare per qualsiasi obiettivo. Vedo tanto equilibrio. Il Bari ha sfruttato le occasioni capitate. Abbiamo subito un gol di un attaccante di Serie A, su un’ingenuità nostra e un eurogol
Sul prossimo impegno, il tecnico ha espresso con decisione un concetto fondamentale: Sabato con la Juve Stabia sarà la partita della vita e non dobbiamo perdere. Mettiamo un mattoncino alla volta. Solo così ci caliamo davvero nella mentalità di chi lotta per la salvezza. Gli anni non sono tutti uguali, caliamoci nella mentalità in cui siamo. Lo dico a tutti. Mi sembra che stiamo vivendo male un po’ tutto. Io non sono contento di perdere le partite, ma se accade c’è un motivo. Nel calcio non tutto è spiegabile, facciamo le cose il meglio che possiamo, celebrando il punto conquistato come la Coppa dei Campioni. Dobbiamo essere contenti di avere la chimera dello spareggio playout da conquistare. Se saremo bravissimi a fare qualcosa in più, sono pronto a stringere la mano ai giocatori ed offrirgli qualsiasi cosa. In questo momento c’è da lottare per la pagnotta e devo essere io per primo a trasmettere questa mentalità. Abbiamo preso il 2-0 e il 3-0 quando non c’erano i presupposti per subirli. Il calcio vive sugli episodi, ma oggi sarebbe poco corretto fare un’analisi solo sul risultato. Oggi i giocatori hanno fatto quello che dovevano fare, anche in un campo difficile. Non dovevamo perdere, ma ripartiamo dagli aspetti positivi di questa partita".
Sul cambio di Rabbi: "Non si può giocare con tre punte centrali, altrimenti ci affidavamo solo alla palla lunga. Avevo bisogno di Ravasio, un giocatore di struttura fisica diversa rispetto a Rabbi. Quando abbiamo fatto tutti i cambi offensivi, mi aspettavo qualcosa in più. Ci siamo spenti. Dopo Cesena ero preoccupato, oggi no. Abbiamo avuto una grande reazione dopo il 3 a 0. Se recuperiamo qualche giocatore, ci giochiamo le chance di salvezza come le altre. Non dobbiamo perdere lo spirito visto a Bari. La B è molto livellata verso l’alto. Solo le prime 2 hanno preso il largo e il Bari è una buona squadra. C’è un gruppone di 13 squadre che può lottare per qualsiasi obiettivo. Vedo tanto equilibrio. Il Bari ha sfruttato le occasioni capitate. Abbiamo subito un gol di un attaccante di Serie A, su un’ingenuità nostra e un eurogol
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