Trenta milioni in trenta giorni: la difficile missione di Tare ad agosto
Ieri, 1 agosto. A fine mese, il 31 agosto, si chiuderà il calciomercato. E la Lazio è ancora "un cantiere aperto", come confermato dal ds Igli Tare, che spera "di avere a fine mese la rosa completa". Eppure qualche motivo per essere titubanti c'è, perché - in un mercato già difficile per tutti i club - la società biancoceleste dovrà far entrare nelle proprie casse tra i 25 e i 30 milioni per rientrare nei paletti dell'indice di liquidità. Al momento è fuori dal parametro Figc e non può perciò depositare i contratti dei 4 nuovi acquisti (Hysaj, Felipe Anderson, Kamenovic e Romero), del rinnovo di Radu e chiudere con il Bordeaux la trattativa per il centrocampista Basic, 24 anni croato.
Come riuscirci? Due le strade, entrambe difficili per motivi diversi. La prima, quella che la società ha deciso di percorrere da tempo, è la cessione di Correa, da cui Lotito vuole ricavare 30-35 milioni. Il Tucu sabato è rientrato a Formello, ha parlato con Sarri che l'ha provato a convincere a rimanere ma l'argentino è rimasto della sua idea: vuole lasciare la Capitale, anche se oggi partirà con la squadra per il ritiro di Marienfeld. Ma finora nessun club (l'Everton è il più avanti) ha formalizzato offerte adeguate alla Lazio, che ha un'altra alternativa. Un percorso che si può intraprendere anche in parallelo, perché sarebbe quello che porta alla cessione degli esuberi: Jony, Fares, Durmisi, Lukaku, Adekanye, Patric o Vavro e uno tra Caicedo e Muriqi su tutti, oltre al grande gruppo che rientra da Salerno (Andrè Anderson, Kiyine, Gondo i più cercati sul mercato). Trenta milioni in trenta giorni, dunque. Cedere per poi investire e regalare a Sarri gli ultimi ritocchi (intermedio e due esterni) alla rosa della Lazio, che tra due settimane esordirà in campionato a Empoli.