Tornare in Brasile è l'oblio delle (grandissime) stelle. Neymar ha fatto abbastanza?

Il cinque febbraio, Neymar compirà 33 anni. Si può dire che sia all'inizio della sua fine calcistica, con il ritorno al Santos dall'Al Hilal? Statisticamente è sempre stato così, visto che quasi nessuno è poi riuscito a tornare in Europa da protagonista. Solo uno nel recentissimo passato è riuscito a fare il passo del gambero per poi prendere la rincorsa: Robinho era andato al Manchester City invece che al Chelsea, passato un periodo non semplice, ritornato al Santos per una manciata di partite e poi finito al Milan, dove ha vinto uno Scudetto da protagonista. Senza però incantare ed essere paragonato ai migliori al mondo.

Poi Adriano, Ronaldo, Pato.. Chiunque rientra in patria dalla sua ascesa in Europa non è più riuscito a essere quello di prima. Anche magari tornando, proprio come Adriano. Di fatto quella di Neymar è una discesa fin troppo rapida, anche a causa dell'infortunio che lo ha tolto di mezzo per un lunghissimo periodo e che, di fatto, non gli ha mai permesso di giocare in Arabia.

Così, a quindici ani dalla disputa fra Barcellona e il Real Madrid circa il suo tesseramento, ci si può domandare se Neymar abbia fatto abbastanza rispetto a quanto sembrava prospettarsi al suo approdo. È stato mancato protagonista nel Mineirazo contro la Germania, per la ginocchiata di Zuniga, è stato oscurato da Messi prima al Barça e poi al Paris Saint Germain. In carriera è comunque riuscito a segnare 360 gol, non essendo un centravanti. Quindi è stato protagonista straordinario degli ultimi tre lustri.