La Lazio di Sarri insegna calcio al Feyenoord per 70 minuti: 4-2 all'Olimpico nel segno di Vecino
Buona la prima per la Lazio in Europa League. I biancocelesti hanno approcciato la partita dell'Olimpico nel migliore dei modi, proprio come aveva chiesto Sarri nella conferenza stampa della vigilia, archiviando la pratica Feyenoord in appena 45 minuti di gioco. 4-2 il risultato finale del match, con doppietta di Vecino e reti di Luis Alberto e Felipe Anderson, oltre ai gol olandesi firmati dal neo-entrato Gimenez quando ormai era però già tutto deciso. O quasi.
Le scelte di Sarri
Mister Sarri conferma Provedel in porta (bocciato Luis Maximiano), lancia lo spagnolo Mario Gila dal 1' in difesa e schiera il talismano Vecino in mezzo al campo con Cataldi a impostare e Luis Alberto a muoversi fra le linee. Là davanti, invece, il tridente delle grandi occasioni Felipe Anderson-Immobile-Zaccagni.
Uno-due micidiale di Luis Alberto e Felipe Anderson
Pronti-via e la Lazio è subito avanti. Tocco morbido in profondità di Vecino per Luis Alberto, che viene completamente dimenticato dai centrali difensivi del Feyenoord e da due passi buca Bijlow portando in vantaggio i padroni di casa al 4'. È arrembante, solida e sicura la partenza della squadra di Sarri, che controlla il gioco e la partita senza mai rischiare nulla. Non è un caso che il raddoppio arrivi già al 15', quando Felipe Anderson punta l'area di rigore dalla destra su perfetta apertura di Immobile, si sbarazza del suo diretto marcatore e trafigge Bijlow con un potente rasoterra sul primo palo che trova grande complicità da parte dello stesso portiere avversario.
Primo gol in biancoceleste per Vecino
I biancorossi sono in completa balia della Lazio e il tris non tarda così ad arrivare. Ci pensa Vecino a segnare il suo primo gol con la sua nuova squadra, sfruttando una respinta corta di Bijlow su tiro-cross dalla sinistra di Zaccagni per infilare in rete il gol del 3-0 al minuto 28. Immobile e compagni giocano, si divertono e chiudono ogni spazio, trovando anche una traversa direttamente su calcio d'angolo di Luis Alberto (35') prima della chiusura del primo tempo.
Vecino in versione bomber
Per provare a cambiare l'inerzia del match mister Slot scuote i suoi negli spogliatoi e getta nella mischia Jahanbakhsh al posto di uno spento Szymanski. Il suo Feyenoord in effetti mostra - almeno di pancia - una certa reazione, ma la Lazio non corre grossi pericoli e mantiene il pallino del gioco abbassando progressivamente il ritmo anche in vista della sfida col Verona di domenica. Ci pensa il solito Vecino a chiudere i conti già dopo un'ora di gioco, sfruttando alla perfezione un ottimo invito in profondità di Luis Alberto per aprire il destro e battere ancora Bijlow al 63'.
Gimenez entra troppo tardi
A Roma sembra ormai tutto finito, ma la Lazio si spegne troppo presto e il Feyenoord ne approfitta per segnare due reti. La prima su rigore causato proprio da un intervento in area del mattatore dell'incontro, quando il neo-entrato Gimenez viene atterrato in area e trasforma lui stesso il penalty del definitivo 4-1 al 69'. Una piccola macchia, insieme al 4-2 realizzato a porta sguarnita ancora da Gimenez all'88', su una prestazione perfetta per almeno 70 minuti da parte di Romagnoli e compagni. Con un altro calcio di rigore, stavolta causato da Mario Gila ma poi revocato dal VAR, che negli ultimi minuti avrebbe potuto portare il risultato definitivo dell'incontro addirittura sul 4-3: punteggio poco veritiero, visto il dominio assoluto della compagine di casa.
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