Inter-Atalanta, Inzaghi contro Gasperini: storia di una rivalità. A senso unico dal 2021
Simone Inzaghi contro Gian Piero Gasperini. Inter-Atalanta, prima semifinale di Supercoppa italiana in programma questa sera a Riyadh, è anzitutto questo. Due allenatori tra i più incisivi nei progressi recenti del calcio italiano a confronto. E non si stanno - si dice - nemmeno troppo simpatici. La rivalità personale affonda le sue radici, a meno di altri precedenti non troppo noti alle cronache, in una finale di Coppa Italia del 2019. La Lazio di Inzaghi batte l'Atalanta di Gasperini, infuriata per alcune decisioni arbitrali. Durante la cena, Claudio Lotito si avvicina al suo allenatore e gli dice di aver mandato a quel paese il tecnico avversario. "Hai fatto bene" è la risposta, immortalata in una storia Instagram della campagna di Inzaghi, poi rimossa ma non abbastanza in fretta da evitare che la cosa diventasse di pubblico dominio.
La rivalità professionale, ben più interessante in questa sede, prende le mosse dalla prima giornata del campionato 2016/2017, la prima di Gasperini sulla panchina dell'Atalanta in Serie A. Finisce finisce 4-3 per la Lazio di Inzaghi. È il primo di venti confronti: Gian Piero, dopo Pioli, è il secondo allenatore più affrontato da Simone. Che si piazza "solo" quarto nella graduatoria dell'avversario. Il bilancio pende decisamente dalla parte di Inzaghi: dieci vittorie, cinque pareggi, cinque vittorie di Gasperini. C'è un momento in cui, però, un sostanziale equilibrio viene travolto.
Da quando Inzaghi è all'Inter non ha mai perso con Gasperini. Che i nerazzurri, vecchio amore fugace e poi ferita forse mai del tutto chiusa, non li supera addirittura dal 2018. Il 31 gennaio 2021 i due si affrontano per l'ultima volta in un Atalanta-Lazio: vince ancora Inzaghi (3-1), ma quattro giorni prima in Coppa Italia aveva trionfato Gasp che fino a quella gara era in vantaggio nei precedenti. Poi cambia tutto: le prime due partite con entrambi nerazzurri, Serie A 2021/2022, finiscono in altrettanti pareggi. Le successive sette sono una marcia trionfale di Inzaghi, culminata nel 2024: tra febbraio e agosto, da un campionato all'altro, rifila due 4-0 all'avversario. Ma è il bello del calcio, l'ha ricordato Inzaghi ieri: "I precedenti non vanno in campo". Sotto con la prossima.