Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
Esclusiva TMW

Giuseppe Bifulco (Dir. spor.): "Cambiare tanto a gennaio non va bene. Romano ha un grande futuro"

Giuseppe Bifulco (Dir. spor.): "Cambiare tanto a gennaio non va bene. Romano ha un grande futuro" TUTTO mercato WEB
Oggi alle 19:08Serie A
di Alessio Calfapietra

Una vita per il calcio. Arbitro, osservatore, Responsabile di settore giovanile, Direttore Sportivo. Giuseppe Bifulco ha attraversato l'intero spettro dell'attività calcistica, ottenendo riscontri sia in Italia che all'estero. Terminata l'esperienza come consulente di mercato e scouting al Vicenza, Bifulco si prepara ad un nuovo capitolo della sua carriera.

Nel frattempo, concede ai nostri microfoni una lunga intervista per analizzare i temi più caldi del momento, partendo ovviamente dal suo core business, il calciomercato.

A chi assegnerebbe la palma di migliore in questa sessione?
"Un mercato di cambiamenti sostanziali per alcune società, diversi club si sono rifatti l'abito, come Fiorentina, Milan e Juventus. Chi ha fatto meglio non saprei dire, perché dipende dal rendimento che avranno tutti questi nuovi giocatori. Personalmente non credo molto nei cambi così numerosi a metà stagione. Quando sono troppi secondo me lavorarci e rimettersi in moto nei successivi cinque mesi lo vedo come un problema. Finché si tratta di sostituire un paio di elementi, per integrarli e migliorare l'organico, o sopperire a qualche infortunio va bene, ma di fronte a stravolgimenti così grandi è evidente che vengono fatti perché non si è contenti del lavoro svolto fino a dicembre"

Il Milan cercava acquisti adatti per il nuovo tecnico, quindi può considerarsi un'eccezione?
"Assolutamente sì, cambiato l'allenatore la dirigenza ha cercato di prendere giocatori in base alle richieste di gioco del nuovo tecnico, ma le altre che hanno cambiato così tanto non mi convincono, tra l'altro alcune stavano facendo molto bene come la Fiorentina, non mi spiego tutto questo, i giocatori avranno bisogno di un periodo di adattamento ed allineamento alle nuove idee di gioco"

L'Italia può essere la dimensione giusta per Joao Felix?
"In questo momento rappresenta un po' una novità, lui è un calciatore molto talentuoso, ha tante qualità, va lasciato libero di esprimerle non costringendolo a compiti tattici come richiede il calcio italiano. Alla lunga spero che le sue doti non vengano sacrificate a vantaggio dell'aspetto tattico, altrimenti rischiamo di perdere un grande giocatore. Dalle prime partite che ho visto l'allenatore lo fa spaziare un po' dappertutto sulla trequarti del Milan, lo ha voluto lui e sa come impiegarlo".

Lei è stato anche arbitro. Cosa pensa delle polemiche devastanti che colpiscono il VAR?
"Sono favorevole in generale al VAR. Secondo me andrebbero però riviste alcune limitazioni che di sicuro non favoriscono la sua utilità. Per esempio ieri sera perché il VAR non può intervenire su Bastoni che ha rimesso il pallone dentro abbondantemente dopo che era uscito? Il regolamento parla chiaro, l'azione si conclude in quel frangente, mi chiedo perché non intervenire quando c'è una irregolarità così chiara e non è giusto assegnare il calcio d'angolo. Accorgimenti come questi farebbero bene al migliore utilizzo del VAR".

Kean della Fiorentina è stato insultato via social. Lei, da arbitro, in presenza di insulti razzisti allo stadio sospenderebbe il match?
"Assolutamente sì, la partita va sospesa con tutta la prassi prevista in questi casi"

Per quanto riguarda la sua lunga esperienza nei settori giovanili, quale è il giovane che ha lanciato di cui è più orgoglioso?
"Ce ne sono diversi, ma mi viene da pensare a Federico Barba (31) che recentemente si è trasferito dal Como al Sion in Svizzera. Un ragazzino che vidi nella scuola calcio di Francesco Totti con cui ho avuto il piacere di collaborare, nell'immediato non dava nell'occhio, ma secondo me aveva delle potenzialità prospettiche importanti, la mia soddisfazione è averlo visto in serie A con Empoli, Chievo e Benevento, ha fatto tanta serie B ed ha militato all'estero in Germania ed in Spagna. Non tutti i miei colleghi avevano intuito quanto potesse diventare bravo, dicevano che era scoordinato, invece il suo curriculum parla chiaro".

Lei appartiene alla vecchia scuola, ma è anche aperto alle nuove frontiere nello scouting. Meglio il campo o Wyscout?
"Wyscout è sicuramente un supporto, ma andare al campo, prendere freddo, vedere il riscaldamento e quello che le telecamere non inquadrano, gli atteggiamenti, il linguaggio del corpo ha un valore inimitabile. I software questi aspetti non li mostrano. In genere le squadre entrano 35 minuti prima della gara, io arrivo tre quarti d'ora prima e nel riscaldamento inizia la mia attività di individuazione, già da lì capisco la voglia e la serietà che ci mettono. Poi ovviamente osservo la partita e le caratteristiche tecniche espresse dai singoli"

Quale è un giovane che attualmente le piace molto?
"Ieri ho guardato Roma - Fiorentina nel campionato Primavera. Nei giallorossi c'è Alessandro Romano (18) che è un prospetto molto interessante, secondo me darà belle soddisfazioni alla Roma, se ci saranno sbocchi in prima squadra, o al club che ne gioverà acquisendolo in futuro. Gioca davanti alla difesa, buon piede sinistro, fisicamente di livello, grandi doti balistiche e visione di gioco, un moto perpetuo che abbina una serie di qualità da non sottovalutare, ma di certo la Roma se ne è ampiamente accorta".

E' d'accordo con la riforma del campionato Primavera che da quest'anno è diventato under 20?
"Hanno fatto bene, aiuterà a non disperdere qualche giocatore, alcuni non erano pronti ed un ulteriore stagione gli farà sicuramente bene"

Un pronostico per il big match di serie C fra Padova e Vicenza
"Peccato per il Vicenza che si era rifatto sotto, poi è arrivata questa battuta d'arresto sul campo della Feralpisalò, guidati da Aimo Diana che tra l'altro due anni fa è stato l'allenatore dei lariani. Il Vicenza è una grande squadra con un tecnico molto preparato, Stefano Vecchi, anche se a livello di reparto forse manca qualcosa a centrocampo. Il Padova, pur avendo una squadra con meno elementi di spessore, mi sembra più equilibrata nei reparti. Spero che il Vicenza possa avere la meglio, lo dico da ex, ma ritengo sia molto difficile"

In tutto ciò, lei vuole rimettersi in gioco
"Dopo due anni in cui una malattia mi ha costretto a rimanere fuori, sono pronto a scendere nuovamente in campo per la prossima stagione. Come Direttore sportivo in un club di serie C sarebbe l'ideale".

© Riproduzione riservata
Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile