Gimenez: "Non sono ancora al mio livello. Voglio un titolo con il Milan, sono qui per questo"

Santiago Gimenez, attaccante del Milan, si è raccontato al Corriere della Sera, parlando pochi giorni dopo la vittoria della Nations League di CONCACAF con il suo Messico: "Vincere aiuta a vincere. Ora però un titolo lo voglio con il Diavolo. Sono qui per questo. I cambiamenti sono sempre un po' complicati. Non sono ancora al mio livello, ma sto crescendo, sto imparando a conoscere gli avversari, le squadre. Qui c'è grande pressione. Ed è bellissimo. So di potercela fare. Anche grazie alla mano di Dio".
Qual è il suo rapporto con la religione?
"Quando avevo 17 anni mi hanno diagnosticato una trombosi al braccio. Ho subito tre operazioni, sono stato fermo sei mesi. A un certo punto i medici mi hanno detto chiaramente che se l’ultimo esame non fosse andato bene avrei dovuto smettere con il calcio. È stato lì che ho incontrato Dio nella mia vita. Ho pregato perché non facesse finire il mio sogno di diventare calciatore. Tutto è andato bene".
Nella sua biografia su Instagram si definisce prima di tutto Soldado de Cristo. Cosa significa?
"C’è un passaggio nella Bibbia che parla dell’armatura di Dio. Lo scudo della fede, l’elmo della salvezza, la spada dello Spirito che è la Parola di Dio. È un passaggio che amo. Sono qui per compiere il suo proposito. Prima di tutto come uomo, poi come fùtbolista. È la mia missione".
