Dal Dortmund alla Turris, la parabola di Onofrietti: "Dovevo abituarmi all'erba artificiale. Ora voglio giocare il più possibile..."
Arrivato con una trattativa abbastanza sorprendente a Bari, Vincenzo Onofrietti si sta mettendo in mostra in questa stagione in prestito alla Turris. Il ragazzo scuola Borussia Dortumund, contro il Giugliano, ha trovato anche il suo primo gol con i professionisti con un bel mancino al limite dell'area. Del suo passato, del suo presente e del suo futuro abbiamo parlato proprio con lui in un'intervista esclusiva per TuttoBari.com.
Sul suo arrivo in Italia: "L'arrivo in Italia e soprattutto a Bari è stato buono. Ho conosciuto il Team Manager Riccardo e il Direttore Sportivo Davide e sono stati davvero gentili. Il Bari è un club molto tradizionale e sono davvero orgoglioso di farne parte. Anche i miei genitori sono davvero orgogliosi che io abbia potuto fare questo passo. Mio padre è nato in Italia e il mio sogno è sempre stato quello di giocare in Italia una volta".
Sulla sua esperienza alla Turris e il suo adattamento al calcio italiano: "Anche alla Turris sono stati tutti davvero gentili fin dall'inizio. Dovevo solo abituarmi all'erba artificiale. In Germania non ci abbiamo giocato molto spesso, ma va bene e penso di essermi adattato velocemente. Ora voglio giocare il più possibile e voglio dare il massimo per avere successo con la squadra. Non è facile, ma daremo il massimo"
Indossare la maglia del Bari è tra i suoi obiettivi: "Sicuramente. Quest’anno per me è una buona occasione per dimostrare che posso giocare ai livelli della Serie C e sono totalmente concentrato su questo. Giocare in Serie B con la maglia del Bari il prossimo anno deve essere fantastico, quindi non vedo l'ora di dimostrare che sono in grado di giocare anche a questo livello".
Sull'esperienza al Borussia Dortmund: "Sono arrivato al Borussia nel 2017, che è uno dei club più grandi club della Germania, con una delle migliori accademie e i migliori giocatori. Sono sempre stato molto orgoglioso di far parte di una delle migliori squadre, di vincere campionati e anche di giocare nella UEFA Youth League. Gli anni a Dortmund mi hanno aiutato molto a sviluppare ulteriormente le mie capacità. Ogni anno avevo giocatori molto forti nella mia squadra e dovevo lottare per giocare tra gli undici titolari. Questo è quello che devi fare quando vuoi diventare un calciatore professionista, quindi non ho mai avuto paura di questa situazione".