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tmw / sassuolo / Sassuolo Femminile
Sciabica: "A Sassuolo sono cresciuta tanto, grazie anche a Piovani. Ora la Juve, wow!"
ieri alle 18:35Sassuolo Femminile
di Manuel Rizzo
per Sassuolonews.net

Sciabica: "A Sassuolo sono cresciuta tanto, grazie anche a Piovani. Ora la Juve, wow!"

Le dichiarazioni dell'ex calciatrice del Sassuolo Femminile Manuela Sciabica sulla sua avventura in neroverde e il passaggio alla Juventus Women

Manuela Sciabica ha lasciato casa giovanissima per trasferirsi a Sassuolo e inseguire il suo sogno di giocare a calcio. Con la maglia del Sassuolo Femminile ha fatto il suo esordio in Serie A a 16 anni e ha trovato anche il suo primo gol da 'grande'. Lo ha segnato addirittura alla Juventus, club che poi nell’estate del 2024 l'ha messa sotto contratto. Ora Manuela gioca in prestito al Napoli e si è raccontata ai microfoni di Lfootball, tornando anche sulla sua esperienza in neroverde.

Come sono stati i primi mesi a Sassuolo? "La mia famiglia mi mancava, ma ho sempre desiderato di voler giocare a calcio, consapevole che questo poteva portarmi lontano da casa. Negli ultimi anni in cui giocavo con i maschi, sentivo la necessità di voler giocare in una squadra femminile. Anche solo per confrontarmi e capire meglio il mio livello di gioco. Quando sono arrivata al Sassuolo ero strafelice. Potevo finalmente mettermi in gioco in una squadra tutta composta da ragazze, in un club prestigioso. Per me è stato veramente bello. Nonostante la distanza i miei genitori mi sono sempre stati vicini e quando potevano, venivano a trovarmi. Oppure nei momenti di vacanza o tempo libero ero io che tornavo in Sicilia. Inoltre c’era mio fratello che studiava a Milano e spesso riuscivamo a vederci”.

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Dopo tre anni al Sassuolo è arrivata la chiamata della Juventus.
“È stato emozionante. Era come aver raggiunto un traguardo, un obiettivo sognato sin da piccola. Ma c’è da dire che ora sono in prestito e c’è tanta strada ancora da fare. In pratica, al momento, ho solo messo una firma e nient’altro, non ho vissuto nulla dell’esperienza di un top club. Però è un passo verso i miei obiettivi, anche perché la Juventus è la squadra per cui tutta la mia famiglia fa il tifo da generazioni. Quindi quando è accaduto ho solo detto ‘Wow, la Juve’”. 

Come hai vissuto quella giornata bianconera tra visite mediche, firma e giro nel centro sportivo?
“È stato un momento particolare. Anche perché per la prima volta realizzavo che avrei lasciato Sassuolo. Io sono cresciuta lì, è stata la mia casa per tre anni. In quei momenti ho capito il passo importante che stavo facendo. Ero davvero tanto tanto emozionata, poi io sono una ragazza abbastanza timida, quindi mi sembrava di essere una bambina di tre anni in mondo fantastico”.

Come è stato il debutto in Serie A e il momento del tuo primo gol?
“Sono stati due momenti tanto significativi. In particolare per come stavo vivendo quel periodo al Sassuolo dove ero coccolata, ero la piccolina del gruppo. Nonostante questo  tutte avevano grande stima di me e credevano tanto nelle mie capacità. Nel momento dell’esordito hanno tutte cercato di mettermi a mio agio in tutti i modi possibili. Quando sono entrata in campo ho avvertito e sentito la vicinanza di tutta la squadra ed è stato bello e divertente. Il primo gol è stata una bella emozione e gratificante. Anche perché era un gol importante, eravamo sotto e in quel momento sono riuscita ad aiutare la squadra. Le mie compagne mi hanno sempre trattata benissimo e fatto sentire davvero a casa. L’esperienza a Sassuolo, con il loro affetto, mi ha davvero fatta crescere tantissimo. Anche mister Piovani è stata per me una figura importante in quegli anni. Non e scontato far giocare una ragazza giovanissima. Lui ha dimostrato con le sue scelte di fidarsi di me. È un aspetto importante”.

Qual è il ruolo che preferisci in campo?
“Bella domanda. Negli anni non ho mai giocato in una posizione precisa. I diversi allenatori mi hanno spostata varie volte. Il mio ruolo ideale penso sarebbe il trequartista, ma non è previsto nel nostro modulo di gioco attuale. Mi piace anche giocare da esterna sia come quarta di centrocampo che terza di attacco. Nel mio primo anno a Sassuolo, nelle giovanili, ho ricoperto anche il ruolo di mezzala, poi col passaggio in Prima Squadra ero troppo piccola per svolgere quel tipo di ruolo, però non mi dispiace nemmeno giocare da mezzala”.

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