
Daniel Boloca e la nascita a Sassuolo del neroverdismo
Prima il gran gol di testa, il terzo stagionale. Poi la grande corsa. L'abbraccio con mister Grosso e poi con i compagni. Poi l'esultanza con il pugno alzato verso la tribuna, poi la corsa verso la curva con le mani sul petto. C'è tutto il neroverdismo che non si vedeva da anni nel 3-1 del Sassuolo segnato da Daniel Boloca contro la reggiana. E c'è tutto il neroverdismo di Boloca anche nelle dichiarazioni post partita. Dichiarazioni non banali da parte del centrocampista neroverde, da tatuarsi sulla pelle, da far vivere h24 e 365 giorni, anzi 366 e ci mettiamo dentro anche il bisestile, nello spogliatoio presente e futuro.
"Io parlando per me stesso non sono riuscito nella seconda parte del campionato a mettere in mostra le mie qualità e mi sono sempre sentito in debito. Ho sempre cercato di migliorare ogni giorno per provare a dare tutto. Anche l'anno scorso ci ho provato ma nella seconda parte ero in difficoltà e mi sentivo in debito. Ho cercato di arrivare con la mentalità giusta sapendo che giocare per una società del genere è un onore. Poi è normale che a volte si riesce a giocare bene a volte meno ma l'importante è non avere rimpianti. Su quello posso dire di non avere rimpianti. A volte ti escono le cose, a volte no, ma conta la mentalità giusta" le dichiarazioni di Daniel dopo la vittoria contro la Regia.
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Ancora remore per la retrocessione dell'anno scorso. Una retrocessione però cancellata con le prestazioni di quest'anno. Sue e di tutta la squadra. Prima il diktat di Mapei: "Voi ci avete fatto retrocedere e voi ci riportate in Serie A". Poi la missione praticamente compiuta con 17 punti di vantaggio sulla terza a 7 giornate dalla fine in un campionato totalmente dominato. Le prime settimane di rodaggio, poi la scalata al primo posto con la freccia e il sorpasso compiuto sul Pisa alla 14esima giornata. E infine il saluto ai toscani guidati da Pippo Inzaghi e poi a tutti gli altri avversari che in serie hanno abdicato al cospetto della squadra più forte.
Un Sassuolo che ha dimostrato di avere giocatori troppo forti questa categoria, aumentando il rimpianto per il campionato dell'anno scorso che, come questo, deve servire da lezione: "Io penso che ogni delusione e ogni sconfitta serve come crescita, l'importante è capire il percorso, focalizzarsi sul miglioramento giorno dopo giorno. Quest'annata può servirci" il messaggio di Daniel. Ma nessuna parola sarà mai più bella di ogni gesto, come quello compiuto da Daniel. La corsa, il 'bacio' sulla maglia. Il neroverdismo assoluto con un solo grido: Boloca a vita neroverde! Più Boloca per tutti!
✨𝗔𝗨𝗥𝗔✨Buon inizio settimana 🫶#ForzaSasol pic.twitter.com/PjBD5EmNFE
— U.S. Sassuolo (@SassuoloUS) March 31, 2025







