
Verso Palermo-Sassuolo: rallentamenti per il rinnovo della convenzione del Barbera
Il tanto dibattuto rinnovo della convenzione per l’utilizzo dello stadio Renzo Barbera non sembra ancora trovare una via d’uscita. La bozza di accordo tra il Palermo Calcio e il Comune si sta rivelando più intricata del previsto, con una serie di ostacoli burocratici che ne stanno ostacolando l'approvazione definitiva.
Come riportato da Giancarlo Macaluso sul Giornale di Sicilia, uno dei principali deterrenti è stato sollevato dal ragioniere generale Paolo Basile, il quale ha manifestato un parere largamente negativo sul documento. Le criticità emerse toccano numerosi aspetti, a partire dalla durata dell’affidamento dell’impianto, prevista per 80 anni. Un periodo considerato eccessivo e poco conforme alle normative vigenti, più affine a un’operazione di finanza di progetto piuttosto che a una convenzione tradizionale.
SCELTI DA SASSUOLONEWS:
Sassuolo, tegola Mazzitelli: l'infortunio alla coscia è più serio del previsto
Sassuolo Reggiana biglietti: vendita bloccata dal Viminale
Serie B: Sassuolo primo anche in casa. Male Palermo, Bari e Sampdoria
A complicare ulteriormente la situazione, emerge l’assenza di un bando pubblico per l’assegnazione dello stadio; nonostante il Palermo Calcio sia attualmente l'unico interessato, la legge richiede la possibilità di candidature alternative, per garantire trasparenza e concorrenza. Inoltre, la bozza di convenzione prevede l’assegnazione di ulteriori beni comunali, come il Pallone e l’ex area Rom alla Favorita, senza che vi sia stata un’adeguata autorizzazione da parte del Comune per un tale ampliamento.
Basile avverte che una concessione di tale portata, con una durata di otto decenni, potrebbe compromettere l’equilibrio economico della convenzione, generando potenziali perdite per l’ente pubblico. In questo contesto, il segretario generale, Raimondo Liotta, ha richiesto un supplemento di istruttoria agli uffici del Patrimonio, guidati dalla dirigente Carmela Agnello, rallentando ulteriormente l’iter di approvazione e smentendo le aspettative ottimistiche iniziali dell’amministrazione comunale.
Sebbene l’assessore al Patrimonio e Bilancio, Brigida Alaimo, minimizzi le problematiche, definendole “non gravi e superabili”, la situazione rimane aperta. Il consiglio comunale non ha ancora ricevuto la delibera per una discussione definitiva. Nel frattempo, il Palermo Calcio, attraverso l’amministratore delegato Giovanni Gardini, ha manifestato la necessità di chiudere l'accordo entro la fine del mese, poiché il rischio di dover giocare a porte chiuse per la scadenza dell’agibilità dell’impianto è concreto con il rischio porte chiuse nella gara del 6 aprile contro il Sassuolo che rimane una possibilità.
I consiglieri di opposizione Ugo Forello e Giulia Argiroffi hanno rassicurato i cittadini, confermando che tutti gli interventi necessari per ottenere l’idoneità statica dello stadio sono stati completati in tempo utile. Questo potrebbe far sì che l’urgenza paventata dal Palermo possa non essere così pressante. Ora la palla passa al consiglio comunale, dove l’approvazione della convenzione non è affatto scontata. Portare in aula un documento accompagnato da pareri tecnici negativi potrebbe configurarsi come un azzardo per la maggioranza di centrodestra. Infatti, i consiglieri, pur favorevoli alla concessione, potrebbero andare incontro a responsabilità future per eventuali danni economici al Comune.
La questione, come sottolineato da Macaluso, richiede dunque ulteriori approfondimenti per poter giungere a una conclusione definitiva, lasciando così il futuro dell’uso dello stadio Barbera nel limbo burocratico.







