
Sacchi: "De Zerbi lo consigliai io per il Sassuolo del mio amico Carnevali"
Arrigo Sacchi, ex ct e allenatore che ha segnato il mondo del calcio, ha parlato al Resto del Carlino della sua carriera e di come ha rivoluzionato il calcio italiano e non solo, svelando anche un retroscena che riguarda il Sassuolo e l'arrivo di Roberto De Zerbi: "Tre mesi fa sono stato operato al cuore, ora sto bene. Non so come sarà il mio futuro: del resto, nessuno l’ha mai saputo. Ho fatto delle cose semplici, forse per questo ero più avanti degli altri (ride; ndr). Al Milan abbiamo creato un capolavoro: devo tanto a Berlusconi".
Che ricordo conserva?
“Ricordo ancora la prima volta che lo conobbi: io allenavo il Parma, facevamo la B, dopo essere stati promossi. Battemmo i rossoneri due volte in Coppa Italia a San Siro. E per due volte Berlusconi venne a fine partita da me e mi disse: ’La seguirò’. Il resto è storia. Il presidente mi assecondò in tutto. Per convincerlo a comprarmi Ancelotti, lo chiamai alle due e mezzo di notte. Mi rispose: ’Agli ordini’”.
SCELTI DA SASSUOLONEWS:
Sassuolo da record al Mapei Stadium: meglio del Benevento di Inzaghi e del Torino di Ventura
One Moro time. Da Lewandowski all'interesse della Juve al gol col Pisa: Luca sogna col Sassuolo
Grosso, prendi nota: nel Sassuolo Primavera c’è un Leone che ruggisce
Se, invece, potesse tornare indietro, ci sarebbe una pagina che vorrebbe riscrivere? Magari quella del 18 luglio 1994, il giorno dopo la finale mondiale persa col Brasile.
“Ci mandarono in ritiro dov’era impossibile allenarsi: umidità e temperature insostenibili. I brasiliani alloggiavano a nord-ovest, in un posto molto più vivibile. Come la Svezia, che non a caso, nella finale per il terzo posto, schiantò 4-0 la Bulgaria. Mi sono chiesto perché ci mandarono proprio lì e sono arrivato a una conclusione: in quella Nazionale c’ero io e c’erano tanti milanisti, quindi c’era Berlusconi. Ecco, forse in tanti avevano paura che Silvio vincesse quel Mondiale...”.
Nel calcio di oggi chi segue?
"Dopo che sono stato operato, mi sono fatto portare una tv in stanza. Vedo proposte di gioco, idee: almeno nel calcio stiamo andando avanti. Guardo molto volentieri il Como, il Bologna, l’Atalanta. Gasperini è un eroe: può fare meglio di me. De Zerbi lo consigliai io per il Sassuolo del mio amico Carnevali. Apprezzo anche Italiano, uno di quei tecnici che dà uno stile".







