SN - Burrai: "Il Sassuolo ha più qualità ed esperienza ma non è stato superiore al Mantova"
Parla a cuore aperto Salvatore Burrai, centrocampista del Mantova, che in conferenza stampa post ko con il Sassuolo non si è sottratto alle proprie responsabilità. Ecco le sue parole riprese dal nostro inviato allo stadio Martelli: "Di fronte avevamo uno che ha vinto l'Europeo, uno che ha fatto 20 gol in A, altri che hanno vinto 5 tornei di B e qui 18 mesi non c'era nulla. Bisogna essere obiettivi e cercare di capire che l'obiettivo è la salvezza. A oggi siamo salvi e se dovessimo salvarci all'ultimo minuto dell'ultima partita io sarei contento. Poi ovvio che se andiamo ai playoff o ci salviamo a 5 giornate dalla fine sono ancora più contento ma non dobbiamo perdere il confronto con la realtà. Io leggo, a 38 anni, tra un paio d'anni mi scivola tutto addosso, possono dire che non posso giocare, che Mensah è scarso, che Mancuso non faceva gol ma i ragazzi vengono influenzati, e dobbiamo cercare di non leggere questa spazzatura. Io sono qui e ci metto la faccia, sono pronto a sentire le critiche dei tifosi perché non ci siamo mai nascosti. Timore? Nì, sapevamo che avevamo una squadra tanto forte davanti, nel primo tempo sotto 1-0 per un errore mio ma non posso dire che la squadra sia stata inferiore, poi che loro abbiano più qualità ed esperienza sono d’accordo".
Alla fine c’era sconforto o paura di non riuscire a recuperare?
“Non abbiamo paura. Perdere dà fastidio perché dal lunedì al sabato diamo tutto e perdere 3-0 ci dà fastidio, andare a prendere gli applausi a fine partita e vedere la gente che ci batte le mani non posso essere contento. Cerchiamo di migliorare, abbiamo preso 6 gol in due partite ma non siamo una squadra che non ha mai tirato in porta in due gare. Se avessimo fatto due partite come quelle della Reggiana ci sarebbe da preoccuparsi. A Modena abbiamo fatto 28 tiri in porta, oggi il Sassuolo ha fatto forse 10 tiri in porta e ha fatto 3 gol: la differenza è quella. Nello spogliatoio c’era tristezza adesso, è normale, ma è anche normale che non ci dobbiamo deprimere. Tra una settimana giochiamo a Palermo in una sfida affascinante contro una squadra forte come il Sassuolo e non andiamo lì tanto per ma il mister ha detto cose giustissime e 18 mesi fa non c’eravamo. Andiamo avanti a testa alta, l’obiettivo è la salvezza. Non siamo mai stati dentro la zona retrocessione, siamo ancora oggi fuori dalla zona retrocessione, mancano 13 giornate ma lo sapevamo sin dall’inizio”.
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C'è stato timore nell'affrontare il Sassuolo?
“Io ero molto contento di giocare contro Berardi, è uno stimolo. Vedevo anche qualcuno nello spogliatoio che lo diceva. Io ho giocato a San Siro contro l’Inter con il Pordenone avevo contro Cancelo, Icardi, Perisic, Brozovic, tutti pensavano che ne prendevamo 5 ma eravamo 0-0 e siamo andati ai supplementari. Qualche ragazzo forse non ha mai visto il Barbera e non sa nemmeno come si chiama lo stadio ma quello stadio è storia del calcio, dall’altra parte c’erano anche giovani importanti, vedi Ghion che ha 5 campionati alle spalle. Fiori due anni fa giocava in D e oggi è titolare in B. C’è un percorso. Io negli spogliatoi ho detto ‘che peccato’, pensa anche fare almeno un punto col Sassuolo. Qui ci sono 18 esordienti, quello meno esperto di loro ha 100 presenze in B. Anche l’anno scorso noi eravamo inferiori a Vicenza e Padova eppure abbiamo vinto ma noi facciamo il massimo per il bene del Mantova“.