Carnevali e la retrocessione: "Tutti abbiamo fatto errori ma il Sassuolo non era da B"
Giovanni Carnevali ha concesso una lunga intervista a TRC. Intervenuto nel corso della trasmissione Barba&Capelli, il dirigente neroverde si è soffermato anche sulla retrocessione dello scorso anno che ha portato il Sassuolo a giocare in Serie B dopo 11 anni di Serie A. Ecco le dichiarazioni di Carnevali: "Onestamente non penso a quello che è stato fatto perché ci ho già pensato in quei momenti, magari subito dopo, ma adesso ce lo siamo dimenticati e dobbiamo pensare al futuro".
Il dirigente degli emiliani è entrato nel dettaglio: "Se devo fare una riflessione oggi dico che le cause possono essere diverse: noi come società abbiamo fatto degli errori, i giocatori anche, c'è stato l'infortunio di Berardi, l'allenatore può averci messo del suo, sebbene mi è rimasta la convinzione che anche la squadra dell'anno scorso era un'ottima squadra e che non meritava la retrocessione. Ogni anno in A il campionato è diviso in due dove 10 squadre fanno un campionato e 10 un altro, oggi in A basta veramente poco. L'infortunio di Berardi ci è costato tanto sia in campo ma anche nello spogliatoio perché è un campione. Mi ricordo anche il 2-2 a Salerno con l'errore clamoroso dell'arbitro nel finale che ci ha tolto due punti, che magari avrebbero potuto darci una svolta".
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Infine la chiosa con una speranza per il futuro: "Una retrocessione che fa bene per ripartire? Ci sta perché la volontà è di ripartire subito. Io credo che subito dopo la retrocessione, già dal giorno dopo, ci siamo messi a lavorare con la voglia di ricostruire qualcosa, facendo tesoro degli errori ma con l'obiettivo di andare a fare quanto fatto prima perché 11 anni consecutivi in A, in una società piccola come il Sassuolo, sono un miracolo sportivo".