Pisa, Caracciolo si nasconde: "Non parliamo della A. Grosso e il Sassuolo fuori categoria"
Il Pisa è primo in classifica, il Sassuolo insegue a -2. Qual è il segreto della formazione toscana? Lo racconta Antonio Caracciolo alla Gazzetta dello Sport: "È un anno particolare, non c’è l’ossessione di vincere. In passato ci dicevamo 'se facciamo questo, se facciamo quello...'. Questi discorsi non li facciamo più e alimentiamo l’entusiasmo".
È al sesto campionato nel Pisa: questo è quello più forte?
"Quello che ha fatto la finale playoff era più giovane, c’era Lucca. Oggi invece abbiamo una rosa molto più ricca e di qualità".
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Con 331 partite sulle spalle, cosa ha capito di questa B?
"Che non puoi sbagliare mai. Noi andiamo forte, ma se sbagli una partita sei dietro. E non mi fido di Palermo, Samp e Cremonese".
Vista la vostra fuga con Sassuolo e Spezia, avete intenzione di far saltare i playoff?
"Fossero rimasti i 9 punti, un pensierino si poteva fare. Ma a 14 è impossibile. Occhio anche a sorprese come Cesena o Bari".
I vostri rivali sono allenati da Fabio Grosso e Luca D’Angelo, due con i quali lei ha lavorato.
"Con Grosso a Verona, mi piaceva, oggi ha giocatori fuori categoria che stanno capendo come comportarsi. A D’Angelo sono affezionato, mi ha fatto rinascere dopo Cremona: lo Spezia ha la bava alla bocca, non ha ancora perso, e non lo voglio gufare...".
Visto i bomber emergenti Shpendi e Pio Esposito?
"Pio è molto forte, è cattivo, ha fame. Shpendi con noi si è visto poco, ma ha un gran senso del gol. Mi piacciono Adorante e Mensah, oppure Ambrosino".