Samp, mercato fra tradizione e innovazione: Prostvgaard e Knudsen i nomi nuovi

Il mercato della Sampdoria in questo gennaio sta vedendo il sorpasso dello scouting su base statistica, con la società che ha stretto una collaborazione con la piattaforma Football Radar dei fratelli danesi Reedtz, sui metodi tradizionali portati avanti dal direttore sportivo Pietro Accardi. Secondo quanto riferito da Il Secolo XIX questa sterzata, con un "mercato fra tradizione e innovazione", è dovuta alla volontà del presidente Matteo Manfredi e dell’investitore principale del club Joseph Tey che credono molto in un mercato fatto di dati ‘freddi’ con ogni obiettivo che deve prima superare le valutazioni fatte dagli algoritmi che coinvolgono sia aspetti tecnici sia finanziari. Un processo che in parte rallenta il mercato, a differenza di quanto accaduto in estate, come dimostrano le trattative non andate a buon fine per gli attaccanti Alberto Cerri e Antonio Raimondo, finiti alla Salernitana, e il centrale Federico Barba, accasatosi al Sion in Svizzera.

Per quanto riguarda la difesa, che al momento rappresenta una priorità, da una parte ci sono i giocatori proposti da Accardo come Giorgio Altare del Cagliari e Marco Curto del Cesena, mentre dall’altra quelli proposti dalle analisi di Football Radar fra cui emergono due profili scandinavi.

Si tratta di Oliver Prostvgaard, classe 2003 del Vejle e nel giro dell’Under 21 danese, che ha collezionato 16 presenze in questa stagione e il più esperto Fredrik Pallesen Knudsen, classe ‘96 capitano del Brann. I due hanno una valutazione attorno al milione e mezzo che sarebbe una cifra alla portata del club blucerchiato anche se tutto passerà da quanto Tey metterà a disposizione per rinforzare la rosa in questa finestra. La sensazione, scrive il quotidiano ligure, è che possa esserci un via libera solo al momento di avere la sicurezza di non portarsi ingaggi pesanti sul bilancio della prossima stagione. Motivo che blocca in qualche modo l’eventuale arrivo di Mattia Valoti, in scadenza con il Monza, che percepisce circa 600mila euro netti a stagione. Una cifra giudicata eccessiva dalla società.