Acque agitate e insofferenza tra tutte le componenti in casa granata. E Iervolino prende tempo
E’ caos totale nella Salernitana. Potrebbe accadere qualsiasi cosa, ogni scenario è aperto e il discorso riguarda tutti i liveli del club. A cominciare dal proprietario Danilo Iervolino che vuole vendere ma non riesce a farlo. In queste ore sta valutando una ipotesi di cessione ad un imprenditore campano ma ancora non ha deciso. Questa soluzione non sembra convincerlo e, mentre il patron studia, la malandata Salernitana resta nello sbando.
Perché senza una linea certa da seguire non si va da nessuna parte, se non verso il baratro con il rischio concreto del doppio salto all’indietro dalla serie A alla C. Anche la posizione del presidente Roberto Busso è da verificare. Se continua Iervolino dovrebbe restare (ma non è neanche sicuro) mentre in caso di cessione sarebbe da considerare conclusa l’esperienza con la Gabetti Sport.
In bilico pure la figura dell’amministratore delegato Maurizio Milan, il minimo comune denominatore delle gestioni economiche fallimentari di questi anni. Poi c’è Gianluca Petrachi che lavora per il mercato di gennaio ma valuta anche il da farsi. La società sta ragionando sul futuro del direttore sportivo che, nel frattempo, si ritrova a lavorare sempre in condizioni precarie e per nulla semplici, come è successo in passato anche ai suoi predecessori, più volte delegittimati. Non è da escludere che Petrachi possa anche rassegnare le dimissioni.
Traballa molto la panchina di Stefano Colantuono, definito più volte come un “uomo società” ma in realtà anche lui insoddisfatto di alcuni comportamenti dei dirigenti. Insomma dire che il cavalluccio è in acque agitate è dire poco e, purtroppo, non è una novità a causa delle forti correnti interne che si scontrano tra loro. In tutta questa situazione c’è una squadra che colleziona prestazioni deludenti (inevitabile conseguenza del caos societario e dirigenziale) e che domani inizia il girone di ritorno di serie B a Catanzaro. Con quali prospettive non si sa.