A Salerno si è perso giustamente l'entusiasmo di vedere la Salernitana: Colantuono per un miracolo
Chi crede ancora in questa Salernitana? E' la domanda più lecita da farsi in questo momento storicamente complicato che non sembra voler cambiare il proprio vento, anzi all'orizzonte sembra esserci il temporale. Il nostro parafulmini, ora come ora è Colantuono, l'unico salvatore naturale di una squadra che tolto qualche elemento sta mostrando tutte le difficoltà in una categoria che non fa sconti.
Il momento è difficile, questo weekend serviranno risposte che sembrano lontano un miglio in questo momento. La speranza è legata solo all'allenatore che per ora ha dalla sua la scusante del poco tempo avuto e di un Sassuolo troppo più forte per questa categoria incontrato settimana scorsa. Ma quello che spaventa è l'organico, costruito male, con mille falle e una difficoltà cronica a trovare il gol, che si lega solamente alle giocate di Daniele Verde che oramai è costantemente triplicato o duplicato dagli avversari che hanno capito "l'offensività granata".
Una solidità che è persa anche in difesa, qualità che per qualche partita è stata la salvezza della Salernitana. In avanti stendiamo un velo pietoso lungo parecchi kilometri. Tante punte ma nessuna che sa fare la punta, o almeno, non la sa fare in questa arcigna categoria che non fa sconti proprio a nessuno. Una chiave da sbloccare, il prima possibile per Colantuono che spera in qualche rinforzo invernale.
La media punti fa paura, non si parla di retrocessione diretta per scaramanzia ma i punti conquistati nelle ultime giornate portano a quella media che tanto spaventa il pubblico. Serve una scossa, rapida e anche fortunata, quella non guasta mai. Chi crede in questa Salernitana? Pochi, anzi pochissimi, toccherà a staff e calciatori far credere ad una piazza che ha perso l'entusiasmo di guardare il calcio.