Babele granata: a parlare siano solo gli uomini di calcio. Il club: "Ma Busso è stato mal interpretato"
Alla fine si è sfogato anche lui, riscontrando consensi unanimi da parte della tifoseria. Per la serie "non solo ne ho accettate tante, ora devo essere anche attaccato pubblicamente?". Gianluca Petrachi, in conferenza stampa, ha puntato il dito contro l'amministratore delegato Maurizio Milan rispondendo a quanto detto a caldo dopo la sconfitta con il Bari.
Senza entrare nel merito delle dichiarazioni (seguirà articolo dettagliato) e sperando che queste faide interne non acuiscano le problematiche di una Salernitana terzultima, incompleta e lontanissima dalle prime posizioni, riteniamo che il guaio sia sempre lo stesso: parlano in tanti, senza avere grossa esperienza nel mondo del calcio e alimentando confusione.
Per Busso "non ce ne sarà per nessuno", per Milan "non abbiamo lesinato sforzi economici, siamo quinti per monte ingaggi". Senza dimenticare che, nel recente passato, altre persone rispettabilissime, ma non ufficialmente nell'organigramma prospettavano una Salernitana in lotta per l'Europa e per la quale "sarebbe stata quasi una normalità vincere a Roma, forse non avete capito in che dimensione stiamo entrando".
Una Babele granata, per usare una metafora. Non è un caso che Petrachi abbia invitato la stampa a dare il giusto peso alle "dichiarazioni che provengono da persone che tengono alla Salernitana, ma che non sanno di calcio" sperando "a gennaio di lavorare in autonomia sul mercato, affiancato dal presidente".
A tal proposito, è stata rivolta a Petrachi una domanda relativa alle dichiarazioni di Busso che hanno suscitato fastidio negli ambienti del tifo granata, al punto che il collega Tommaso D'Angelo invitava Iervolino a licenziarlo parlando di "vergogna, c'è chi dopo una retrocessione è morto e certa gente non ha diritto di parlare della nostra storia". Senza dimenticare le note ufficiali del Salerno Club 2010 e di altri gruppi rappresentativi.
In merito è intervenuto l'addetto stampa che, per gettare acqua sul fuoco, ha parlato di un "malinteso" e di "parole mai dette e interpretate in modo non corretto". Naturalmente nessuno dei giornalisti presenti ha capito una cosa per un'altra: è stata un'uscita fuori luogo ed evitabile, stop.