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Salernitana, il prezzo della rivoluzione: la classifica ora premia la continuitàTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 2 settembre 2024, 23:30News
di Raffaella Sergio
per Tuttosalernitana.com

Salernitana, il prezzo della rivoluzione: la classifica ora premia la continuità

Quattro partite, un mese circa di campionato cadetto in archivio e un primissimo bilancio, per quanto da prendere con le proverbiali pinze, può essere eseguito. La Salernitana ha racimolato sei punti e finora non pare conoscere mezze misure, due vittorie casalinghe e due sconfitte esterne, sette reti all' attivo ed altrettante al passivo. Numeri che denunciano atteggiamento propositivo e doti offensive ma anche poco equilibrio e poca attenzione in fase di non possesso, con sul groppone errori difensivi tanto individuali quanto ascrivibili all'intero reparto arretrato e alla mancata protezione dei mediani e del resto della squadra. Il bicchiere può essere, però, sbilanciandosi un po' ma a ragion veduta, visto più come mezzo pieno che mezzo vuoto, considerato quanto la Salernitana abbia cambiato e che tipo di ritiro estivo abbia svolto. Un'autentica rivoluzione quella granata, caratterizzata da circa venti operazioni in entrata ed in uscita e, soprattutto, da arrivi e partenze alla spicciolata e molti dei quali in extremis.

Mister Martusciello, anche lui ovviamente nuovo, ha dovuto effettuare un romitaggio estivo con una squadra che ora quasi totalmente è stata smembrata e rifondata nella sua struttura e nei suoi uomini chiave e, per tanto, è impossibile pretendere ora come ora amalgama, intesa, automatismi e schemi di gioco collaudati e ben visibili sul terreno di gioco. Nonostante servano giorni e allenamenti per costruire una squadra sul rettangolo verde, da subito e nonostante tutto, si è ravvisato spirito di gruppo, voglia di lavorare sodo, di aiutarsi e supportarsi dentro e fuori il campo, con un organico che pare ben allineato nel seguire tanto il tecnico ischitano quanto il suo architetto, il ds Petrachi. Sebbene solo a sprazzi e con l'aiuto emotivo di un pubblico straordinario all' Arechi, la Bersagliera ha mostrato barlumi di calcio manovrato e verticale, puntando tanto su un possesso palla costruttivo e su un buon sfruttamento delle corsie laterali, il tutto per una manovra offensiva resa pericolosa e imprevedibile grazie alle doti tecniche di una ricca batteria di mezzali offensive, esterni di attacco e trequartisti di esperienza e qualità.

Un progetto chiaro sebbene ancora embrionale e una guida sicura ed esperta della truppa paiono già essere capisaldi sui quali la società e la tifoseria possono contare per vivere una stagione ben diversa dall'ultima. Le incognite resterebbero diverse e sarebbero soprattutto legate ai dubbi sulle reali condizioni fisiche ed atletiche di tanti elementi della nuova rosa granata che, se fossero vicini ai loro livelli abituali, potrebbero disputare la serie B con gli infradito. Dipenderà molto da come staranno giocatori importanti come Ferrari, Soriano, Reine Adelaide, Hrustic, Verde e Torregrossa, ma anche da quelle ultime necessarie mosse di mercato che potrebbero portare a Salerno almeno un altro centrale difensivo affidabile e un altro attaccante da potenziale doppia cifra di marcature. La Salernitana ha tutto per crescere e migliorare alzando il livello e la continuità delle prestazioni, ciò grazie alle due settimane di sosta, a qualche recupero dall'infermiera già piuttosto piena e all'inserimento di atleti affidabili nell'undici titolare, come Ferrari, Stojanovic e Jaroszinski dietro, per quella che sarà la primaria missione cui lavorerà Martusciello: blindare la difesa del cavalluccio marino ed evitare quelle amnesie che sono costate due punti e hanno trasformato in sconfitte due pareggi in trasferta, i quali, fossero arrivati, sarebbero valsi un'incredibile primato in classifica. 

A proposito di classifica: la graduatoria attuale della cadetteria evidenzierebbe come tra le prime sei squadre vi siano adesso ben quattro compagini che hanno cambiato pochissimo a livello di organico e tre su quattro avrebbero confermato anche la medesima guida tecnica. Juve Stabia, Cittadella, Reggiana e Mantova sono davanti grazie alla continuità e, precisamente, per via di sistemi di gioco rodati, automatismi e affiatamento tra gli interpreti dei vari reparti, oltre a familiarità con i metodi di lavoro dei loro staff tecnici. Gli stabiesi e i virgiliani sono neopromosse rimaste quasi invariate ed animate dall'entusiasmo della promozione dalla serie C  (e forse pure da preparazioni mirate a mettere fieno da subito in cascina), i Padovani hanno da più stagioni lo stesso allenatore e hanno mantenuto la medesima formazione base mentre solo gli Emiliani hanno cambiato tecnico ingaggiando la rivelazione Viali ex Cosenza, ma ricorrendo anche qui a tantissime riconferme dopo il salto all' in sù di categoria. Alla lunga i valori effettivi dei vari organici dovrebbero emergere e la classifica attuale potrebbe rivelarsi illusoria e ridimensionarsi per le attuali inquiline dei vertici, e, si spera, ciò possa valere per una Salernitana che presenta, dopo il calciomercato, qualità ed esperienza, nonché tanta ambizione e tanta voglia di recitare da protagonista, attraverso tante battaglie, in un torneo interminabile e difficile come la serie B italiana.