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Salernitana, a -4 dal gong mancano ancora 4 innesti. Breda si gioca già tanto con la CremoneseTUTTO mercato WEB
Roberto Breda
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 07:00Serie B
di Luca Esposito

Salernitana, a -4 dal gong mancano ancora 4 innesti. Breda si gioca già tanto con la Cremonese

Quattro giorni alla fine del mercato e, a Salerno, pare abbiano deciso di recitare lo stesso copione della scorsa estate, con l'ex direttore sportivo Gianluca Petrachi che aveva anzitutto l'obbligo di sfoltire la rosa e abbassare il monte ingaggi prima di poter imbastire trattative in entrata. Stavolta la situazione è ancora più delicata, visto che la Salernitana si trova in piena zona retrocessione rischiando la seconda retrocessione consecutiva. L'amministratore delegato Maurizio Milan, dopo la sconfitta di Catanzaro, aveva promesso investimenti importanti per consentire ai campani di disputare un girone di ritorno completamente diverso. Ad oggi, però, Breda si ritrova a gestire un organico composto da oltre trenta elementi e che presenta lacune in diverse zone del campo, come evidenziato dalle 4 sconfitte maturate nelle ultime 5 gare ufficiali. Sarà pur vero che, ad oggi, sono arrivati otto calciatori e in tutti i reparti, ma il solo Cerri sta garantendo un rendimento importante: tre gol in altrettante partite per l'ex centravanti del Perugia, vicino alla Salernitana ancor prima che si consumasse l'ennesimo ribaltone tecnico della gestione Iervolino. Per il resto il piatto piange: Guasone e Corazza non hanno ancora esordito, Raimondo non ha convinto, Lochoshvili non ha risolto le problematiche di una delle difese più perforate del campionato e nè Girelli, nè Caligara hanno elevato il livello del centrocampo. Senza parlare della scommessa Christensen tra i pali, uno che a Firenze era scivolato all'ultimo posto nelle gerarchie di Palladino.

Allo stato attuale mancano all'appello un difensore centrale rapido e forte, un esterno sinistro più efficace nei cross, due centrocampisti e un attaccante, ancor di più perchè Torregrossa e Wlodarczyk non rientrano nei piani tecnici e Simy è vicino alla rescissione dopo un quadriennio quasi del tutto insufficiente. Il ds Valentini è a Milano, non ha avuto la piena autonomia che si aspettava da parte di Iervolino nè un budget importante. Il diktat, dunque, non cambia: prima cedere, poi si vedrà. Oggi dovrebbe essere il giorno del trasferimento di Fiorillo alla Carrarese: si tratta di una cessione a titolo definitivo, visto che il contratto del portiere scadrà il prossimo 30 giugno e non c'è nessuna intenzione di rinnovarlo. Si sta parlando con il Verona dell'interruzione anticipata del prestito di Kallon e Braaf, per i quali latitano le offerte sul mercato italiano. In lista di sbarco anche Maggiore, Hrustic, Tello, Torregrossa, Bronn e Soriano, mentre ha qualche chance di permanenza l'esterno destro scuola Fiorentina Davide Gentile, giocatore che piace molto alla Juve Stabia. In entrata sfumano definitivamente Sibilli e Saric: il primo andrà alla Sampdoria, il secondo è promesso sposo del Cesena e non è stato nemmeno convocato dal tecnico Dionisi per la sfida tra Palermo e Pisa. Piace Valoti del Monza, ma al momento non c'è ancora accordo economico e la strada appare in salita. In attacco smentite categoricamente le piste Coda, Verdi e Henry, centravanti che il Verona aveva proposto alla Salernitana e che ha comunque diversi estimatori in cadetteria. In difesa l'obiettivo principale resta Venturi del Cosenza, con i calabresi che chiedono 700mila euro per la cessione a titolo definitivo rifiutando l'ipotesi prestito oneroso. Nessuna possibilità, invece, di arrivare all'esperto Caldirola.


Intanto la squadra sta preparando la delicata sfida di domenica pomeriggio contro la Cremonese, in un Arechi che sarà nuovamente semideserto come testimoniato dal numero esiguo di biglietti staccati in prevendita. Breda si gioca già una buona fetta di futuro. Parte della società ha storto il naso per alcune scelte fatte a Pisa e si aspettava una partenza diversa soprattutto dal punto di vista dell'atteggiamento. Negli ultimi 270 minuti, invece, abbiamo visto una Salernitana rinunciataria, impaurita, per due volte incapace di sfruttare appieno la superiorità numerica e con uno schieramento tattico troppo difensivo e prudente. Presto, ovviamente, per parlare di rischio esonero. Tuttavia il mese di febbraio prevederà gli scontri diretti contro Brescia, Carrarese e Frosinone e non c'è più tempo da perdere. Soltanto una prestazione gagliarda e convincente spingerà la società a rinnovargli piena fiducia, viceversa la trasferta del Rigamonti potrebbe fungere da ultima spiaggia.