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Bedin è il nuovo presidente della Serie B: "Cambiate tante cose, ecco le priorità"
Paolo Bedin è il nuovo presidente di Lega Serie B. L'ex direttore generale della Lega Pro commenta l'elezione in conferenza stampa.
16,40 - A breve l'inizio della conferenza stampa.
17 - Inizia la conferenza stampa.
Sette anni dopo ritrova una lega molto cambiata.
"È fisiologico, ricordo che nel 2018 contammo 57 società passate in B in quei nove anni, il ricambio è fisiologico ed è la natura della categoria, essendo una categoria di frontiera ha un turnover di sette società. Sono cambiate tante cose oltre alle società, evidentemente: il sistema rimane complesso, nel quale la sostenibilità economico finanziaria rimane un fattore importante di preoccupazione, ma anche rimane un campionato affascinante dall'altro verso, perché rappresenta la fascia intermedia del professionismo, che vede la presenza di tante squadre importanti e giocatori di qualità, di tanti talenti che si affacciano al mondo professionistico. Mantiene le sue caratteristiche di sempre di campionato molto combattuto e di turnover intenso".
Le sue priorità?
"Quelle evidenziate nel programma, ci sono aspetti economico-finanziari di grande urgenza, dettati dall'ultimo bando dei ricavi audiovisivi. Ci sono aspetti a me cari di struttura organizzativa, e ci sono aspetti di dialettica e sinergia, con le due leghe di A e di C, che ritengono debbano essere uno dei punti focali di questa governance".
Il clima dell'assemblea di oggi?
"Molto positivo, è stata una campagna elettorale con una dialettica importante. Uno degli elementi da evidenziare è il clima rispettoso, sereno, che si è respirato. Ringrazio il presidente Balata e Vittorio Veltroni, ringrazio Balata per il gesto fatto dopo la seconda votazione e le società che hanno dimostrato una maturità che fa ben sperare per il futuro".
Cosa intende per struttura organizzativa?
"Interna alla Lega. Io sono dell'idea che una lega forte, strutturata, con competenze, possa essere da traino allo sviluppo della categoria".
Serve più comunicazione con la Lega Serie A?
"Io penso che non possiamo prescindere da una collaborazione intensa, sia con la Serie A su alcune tematiche, sia con la Serie C su altre: il mondo professionistico deve dialogare maggiormente, deve trovare un'idea di filiera e deve farlo con spirito costruttivo e con una relazione continua".
Nel suo programma c'è una proposta di retrocessioni, forse non tanto cara alla Lega Pro?
"Qualsiasi tema di riforma va visto nell'alveo federale e assolutamente in dialogo con le altre categorie. Non può esserci dl un'idea di una lega rispetto alle altre, ma in una forma di dialogo. E non è un tema attuale".
Indicazione di voto verso le elezioni federali?
"Siamo arrivati oggi, andremo ad affrontare il tema nelle prossime assemblee. Inseriremo tutte le tematiche urgente, prima in termini di consiglio direttivo e poi di assemblea".
Il rapporto con la Lega Pro, anche pensando alle seconde squadre?
"Intanto vorrei partire con un ringraziamento al presidente Marani per il supporto e la collaborazione dimostrata in questo periodo. Poi penso sia evidente il ruolo delle seconde squadre in tema di valorizzazione di talenti in Serie C e prova ne sono le due squadre che si sono avvicinate e hanno avanzato la richiesta. Penso sia un esperimento di successo e che la Serie C abbia dato un contributo importante al tema giovani, per quanto riguarda la B sarà uno dei temi che porteremo all'attenzione delle società".
Abodi le ha già fatto i complimenti?
"Mi hanno chiamato o scritto un po' tutti, anche Abodi, come tutte le componenti federali. Tutti hanno fatto pervenire i complimenti".
Dopo aver lavorato a lungo con lui, cosa gli chiederà da ministro?
"Non ho mai nascosto la stima nei confronti della persona e del professionista, sono orgoglioso di aver lavorato con il ministro e per me resta un riferimento umano e professionale. Detto questo, vorrei sottolineare che in qualsiasi settore le relazioni sono la base delle progettualità e del lavoro. Posso dire, senza rischio di essere smentito, che ci sono ottime relazioni con tutte le componenti. Ognuno, al di là dei rapporti interpersonali, ricopre un ruolo e si porta delle responsabilità di rappresentanza, è portatore delle idee e delle istanze della propria componente. Analizzeremo con le società tutte le tematiche e ovviamente il presidente deve essere il portatore delle politiche di Lega, delle proprie associate".
Balata, con un colpo di coda prima di lasciare, ha lanciato il canale. Potrebbe essere il futuro?
"Per darvi una risposta compiuta sul canale bisogna approfondirne le caratteristiche, cosa che adesso farò molto velocemente avendo accesso a tutte le informazioni. Di per sé può essere un'opportunità, ma la valutazione va fatta anche in relazione al licenziatario presente e agli eventuali format che si volessero proporre al mercato nel futuro".
Format di che tipo?
"Bisognerà fare un'analisi per capire se ci sono opportunità ulteriori, oltre a quelle già in essere".
C'è l'apertura IFAB sul VAR light, può interessare la B per risparmiare risorse?
"Il VAR, in generale, è irrinunciabile. La risposta potremo darla a valle, visti i risultati. Tornare indietro, una volta abituati a certi standard, può essere complicato".
17.22 - Conclusa la conferenza stampa di Bedin.
16,40 - A breve l'inizio della conferenza stampa.
17 - Inizia la conferenza stampa.
Sette anni dopo ritrova una lega molto cambiata.
"È fisiologico, ricordo che nel 2018 contammo 57 società passate in B in quei nove anni, il ricambio è fisiologico ed è la natura della categoria, essendo una categoria di frontiera ha un turnover di sette società. Sono cambiate tante cose oltre alle società, evidentemente: il sistema rimane complesso, nel quale la sostenibilità economico finanziaria rimane un fattore importante di preoccupazione, ma anche rimane un campionato affascinante dall'altro verso, perché rappresenta la fascia intermedia del professionismo, che vede la presenza di tante squadre importanti e giocatori di qualità, di tanti talenti che si affacciano al mondo professionistico. Mantiene le sue caratteristiche di sempre di campionato molto combattuto e di turnover intenso".
Le sue priorità?
"Quelle evidenziate nel programma, ci sono aspetti economico-finanziari di grande urgenza, dettati dall'ultimo bando dei ricavi audiovisivi. Ci sono aspetti a me cari di struttura organizzativa, e ci sono aspetti di dialettica e sinergia, con le due leghe di A e di C, che ritengono debbano essere uno dei punti focali di questa governance".
Il clima dell'assemblea di oggi?
"Molto positivo, è stata una campagna elettorale con una dialettica importante. Uno degli elementi da evidenziare è il clima rispettoso, sereno, che si è respirato. Ringrazio il presidente Balata e Vittorio Veltroni, ringrazio Balata per il gesto fatto dopo la seconda votazione e le società che hanno dimostrato una maturità che fa ben sperare per il futuro".
Cosa intende per struttura organizzativa?
"Interna alla Lega. Io sono dell'idea che una lega forte, strutturata, con competenze, possa essere da traino allo sviluppo della categoria".
Serve più comunicazione con la Lega Serie A?
"Io penso che non possiamo prescindere da una collaborazione intensa, sia con la Serie A su alcune tematiche, sia con la Serie C su altre: il mondo professionistico deve dialogare maggiormente, deve trovare un'idea di filiera e deve farlo con spirito costruttivo e con una relazione continua".
Nel suo programma c'è una proposta di retrocessioni, forse non tanto cara alla Lega Pro?
"Qualsiasi tema di riforma va visto nell'alveo federale e assolutamente in dialogo con le altre categorie. Non può esserci dl un'idea di una lega rispetto alle altre, ma in una forma di dialogo. E non è un tema attuale".
Indicazione di voto verso le elezioni federali?
"Siamo arrivati oggi, andremo ad affrontare il tema nelle prossime assemblee. Inseriremo tutte le tematiche urgente, prima in termini di consiglio direttivo e poi di assemblea".
Il rapporto con la Lega Pro, anche pensando alle seconde squadre?
"Intanto vorrei partire con un ringraziamento al presidente Marani per il supporto e la collaborazione dimostrata in questo periodo. Poi penso sia evidente il ruolo delle seconde squadre in tema di valorizzazione di talenti in Serie C e prova ne sono le due squadre che si sono avvicinate e hanno avanzato la richiesta. Penso sia un esperimento di successo e che la Serie C abbia dato un contributo importante al tema giovani, per quanto riguarda la B sarà uno dei temi che porteremo all'attenzione delle società".
Abodi le ha già fatto i complimenti?
"Mi hanno chiamato o scritto un po' tutti, anche Abodi, come tutte le componenti federali. Tutti hanno fatto pervenire i complimenti".
Dopo aver lavorato a lungo con lui, cosa gli chiederà da ministro?
"Non ho mai nascosto la stima nei confronti della persona e del professionista, sono orgoglioso di aver lavorato con il ministro e per me resta un riferimento umano e professionale. Detto questo, vorrei sottolineare che in qualsiasi settore le relazioni sono la base delle progettualità e del lavoro. Posso dire, senza rischio di essere smentito, che ci sono ottime relazioni con tutte le componenti. Ognuno, al di là dei rapporti interpersonali, ricopre un ruolo e si porta delle responsabilità di rappresentanza, è portatore delle idee e delle istanze della propria componente. Analizzeremo con le società tutte le tematiche e ovviamente il presidente deve essere il portatore delle politiche di Lega, delle proprie associate".
Balata, con un colpo di coda prima di lasciare, ha lanciato il canale. Potrebbe essere il futuro?
"Per darvi una risposta compiuta sul canale bisogna approfondirne le caratteristiche, cosa che adesso farò molto velocemente avendo accesso a tutte le informazioni. Di per sé può essere un'opportunità, ma la valutazione va fatta anche in relazione al licenziatario presente e agli eventuali format che si volessero proporre al mercato nel futuro".
Format di che tipo?
"Bisognerà fare un'analisi per capire se ci sono opportunità ulteriori, oltre a quelle già in essere".
C'è l'apertura IFAB sul VAR light, può interessare la B per risparmiare risorse?
"Il VAR, in generale, è irrinunciabile. La risposta potremo darla a valle, visti i risultati. Tornare indietro, una volta abituati a certi standard, può essere complicato".
17.22 - Conclusa la conferenza stampa di Bedin.
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