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Salernitana, Verde: "Arechi, un tifo pazzesco. Pronto a trascinare la squadra"
Il nuovo trequartista della Salernitana Daniele Verde ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali social ufficiali del club granata: "Ciao Salerno, finalmente sono granata. Divertiamoci insieme".
Cosa ti ricorda la data 6 febbraio 2016?
"Il mio primo gol tra i professionisti col Pescara all'Arechi. Forse è stato il destino a farmi finire in questo stadio. Si inizia con cose belle e speriamo continui così".
Si è già allenato con i nuovi compagni, che aria si respira?
"Bellissima perchè si fa calcio. Per fortuna facciamo un bel mestiere, si può solo stare bene. A volte ci sono incomprensioni, il calcio regala gioie e dolori. I miei compagni l'anno scorso hanno vissuto dei dolori, c'è da rimboccarsi le maniche e gioire tutti insieme".
È retrocesso dalla A con lo Spezia. Ci sono tanti ostacoli ma anche opportunità.
"È quello che ho vissuto io l'anno scorso. Bisogna accettare la realtà e mettere tutto l'impegno che si può dare accontentando i tifosi e cercando di arrivare a un bell'obiettivo".
Pronto a mettere qualità, anche sui calci piazzati. Cos'altro?
"Il carisma, un aiuto ai compagni. Dopo vengono le qualità tecniche. Si vince prima tutti insieme nello spogliatoio, formando un grande gruppo, poi si va in campo a dare il massimo".
Cosa si aspetta da una piazza così calorosa?
"È pazzesco, già ieri l'ho assaporata. Negli anni ho giocato contro ed è un calore che poche tifoserie trasmettono. Da pelle d'oca".
Conosce già alcuni compagni.
"Con Fiorillo sono stato a Pescara. Ci siamo ritrovati anche con Maggiore. Ho giocato molte volte contro Sepe. Ho conosciuto poi il resto dei compagni ed è come se fossi qui già da tempo".
Nasce nel settore giovanile della Roma come terzino.
"Vero. A 13-14 anni nel settore giovanile ho fatto il terzino. Montella poi mi ha cambiato il ruolo ed è rimasto sempre quello".
Cosa dice ai tifosi?
"La promessa è di dare sempre il massimo. È inevitabile. Cercheremo di dare il massimo ad ogni partita, sono tutte finali con qualsiasi squadra giochi. Siamo pronti a dare tutto fino alla fine. Forza Salernitana".
Cosa ti ricorda la data 6 febbraio 2016?
"Il mio primo gol tra i professionisti col Pescara all'Arechi. Forse è stato il destino a farmi finire in questo stadio. Si inizia con cose belle e speriamo continui così".
Si è già allenato con i nuovi compagni, che aria si respira?
"Bellissima perchè si fa calcio. Per fortuna facciamo un bel mestiere, si può solo stare bene. A volte ci sono incomprensioni, il calcio regala gioie e dolori. I miei compagni l'anno scorso hanno vissuto dei dolori, c'è da rimboccarsi le maniche e gioire tutti insieme".
È retrocesso dalla A con lo Spezia. Ci sono tanti ostacoli ma anche opportunità.
"È quello che ho vissuto io l'anno scorso. Bisogna accettare la realtà e mettere tutto l'impegno che si può dare accontentando i tifosi e cercando di arrivare a un bell'obiettivo".
Pronto a mettere qualità, anche sui calci piazzati. Cos'altro?
"Il carisma, un aiuto ai compagni. Dopo vengono le qualità tecniche. Si vince prima tutti insieme nello spogliatoio, formando un grande gruppo, poi si va in campo a dare il massimo".
Cosa si aspetta da una piazza così calorosa?
"È pazzesco, già ieri l'ho assaporata. Negli anni ho giocato contro ed è un calore che poche tifoserie trasmettono. Da pelle d'oca".
Conosce già alcuni compagni.
"Con Fiorillo sono stato a Pescara. Ci siamo ritrovati anche con Maggiore. Ho giocato molte volte contro Sepe. Ho conosciuto poi il resto dei compagni ed è come se fossi qui già da tempo".
Nasce nel settore giovanile della Roma come terzino.
"Vero. A 13-14 anni nel settore giovanile ho fatto il terzino. Montella poi mi ha cambiato il ruolo ed è rimasto sempre quello".
Cosa dice ai tifosi?
"La promessa è di dare sempre il massimo. È inevitabile. Cercheremo di dare il massimo ad ogni partita, sono tutte finali con qualsiasi squadra giochi. Siamo pronti a dare tutto fino alla fine. Forza Salernitana".
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