Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / roma / Primo piano
Ghisolfi: "Identità e distacco sono gli ingredienti per crescere. La Roma è speciale"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 22:56Primo piano
di Redazione VGR
per Vocegiallorossa.it

Ghisolfi: "Identità e distacco sono gli ingredienti per crescere. La Roma è speciale"

Il direttore sportivo della Roma Florent Ghisolfi è stato ospite dell'emittente televisiva francese After Foot di RMC Sport.

A Roma hai trovato qualcosa di nuovo rispetto alla Francia?
"Sto scoprendo un calcio diverso, perché l’Italia è davvero diversa dalla Francia. Ad esempio la Roma, oltre alla città che è semplicemente eccezionale, è un club diverso. Qui c’è una passione incredibile, sia nel calcio in generale che in tutti i settori, in particolare nei media come voi. La Roma è qualcosa di veramente diverso, una grande passione. È una famiglia per la gente di qui. È davvero eccezionale".

La passione l'avevi già trovata al Lens.
"A Lens c’è passione, è un club popolare, lo stadio è sempre pieno e quando abbiamo vinto ho sentito l’affetto della gente. È difficile spiegare la differenza tra ciò che ho vissuto a Lens e alla Roma in termini di atmosfera. Qui la città è più grande e allo stesso tempo, a volte, sembra anche un piccolo villaggio. Senza sminuire il Lens, che è magico, la Roma è qualcosa di speciale. Penso che bisogna viverlo per crederci davvero e capirlo. È qualcosa di incredibile. È una passione che consuma le persone. Penso che qui in Italia tutti abbiano una squadra del cuore e a Roma è davvero impressionante".

Eppure la squadra vince poco.
"Penso che sia anche una causa-effetto, perché c’è una passione che rende tutto più difficile: lavorare in questo club, rende difficile creare un progetto stabile, poter lavorare a lungo termine. È proprio quello che stiamo cercando di fare in questo momento. Quindi ci vuole molta serenità e calma. Controllare una passione è difficile, non si può controllare. Penso che sia giusto dimostrare alle persone che siamo qui per costruire qualcosa e per farlo partendo dalle fondamenta. Il nostro lavoro non dà frutti domani. Non si fa in pochi giorni, ma bisogna far capire che stiamo dando il meglio per il club, soprattutto far capire che siamo consapevoli della responsabilità che abbiamo nel lavorare per la Roma. E ogni mattina ci alziamo con la responsabilità di rendere felici le persone. Perché quando perdiamo, soffriamo anche noi. E questo è un ulteriore punto di forza. È un’esigenza forte che personalmente mi piace, perché mi spinge a superare me stesso, a dare il meglio".

Che lavoro ha fatto Ranieri?
"Oggi abbiamo davvero una forte identità, dato che Ranieri conosce il club e la città. Porta serenità, la consapevolezza del proprio ruolo. Io sono straniero ma nel mio modo di fare, nei miei valori, l’identità è molto importante, così come il senso di appartenenza. È qualcosa che cerchiamo di mixare. Abbiamo anche fatto tornare persone che hanno questa identità. Penso a Federico Balzaretti, che ha lavorato anche un po’ in Francia. Cerchiamo di costruire questo con persone competenti un mix di identità e distacco, perché senza distacco non si ha la freddezza necessaria per lavorare".