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tmw / roma / Primo piano
Il paradosso di Bologna-RomaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 23:50Primo piano
di Gabriele Chiocchio
per Vocegiallorossa.it
fonte L'editoriale di Gabriele Chiocchio

Il paradosso di Bologna-Roma

La vittoria in un derby è capace, da sola, di cambiare cose che sembravano assodate. O almeno così pare: pensate a Lorenzo Pellegrini, che prima della stracittadina veniva considerato almeno da qualcuno un calciatore inservibile, per il quale secondo qualche indiscrezione c’era già l’accordo per la cessione in questa sessione di mercato e che ora invece ha la possibilità di riprendersi quello che ha perso, vale a dire il posto da titolare e la centralità nella Roma. Che poi ci sia sempre un contratto molto oneroso che scade nel 2026 da rinnovare diventa quasi contorno: basta un’azione, un tiro, un gol per dimenticare ogni questione.

E se vale per i calciatori, vale anche per la squadra: non è lontano quel periodo in cui la Roma appariva incapace di vincere qualsiasi partita, con la prospettiva retrocessione che sembrava evitabile “solo perché ci sono tre squadre più scarse” e un malumore generale che di certo non aiutava. Adesso, e non solo per il 2-0 alla Lazio di domenica scorsa, è evidente come la squadra abbia trovato una sua direzione, che magari non varrebbe in ogni caso i primi quattro posti ma che se presa da inizio stagione avrebbe portato ad avere molti meno patemi in questo autunno da dimenticare (o anzi, da tenere bene in testa). 

Un autunno che ha fatto sì che la Roma non abbia quasi più prospettive in campionato, con la distanza dalla zona Champions League praticamente incolmabile e quella per la zona europea di secondo piano comunque ingolfata da tanti avversari: il pensiero di rivolgere l’attenzione alle due coppe in corso è forte, anche perché in Coppa Italia ed Europa League il massimo che può capitare è quello che è sempre accaduto negli ultimi 16 anni, vale a dire essere eliminati. A un esame più attento della situazione, però, se il derby è stato uno spartiacque a livello mentale, Bologna-Roma può esserlo a livello pratico. Le trasferte su qualsiasi campo sono un problema da qualche tempo (oltre alla Roma, solo il Venezia non ha ancora vinto fuori casa in questo campionato) e la trasferta al Dall’Ara lo è da qualche anno, ma vincere per qualche misterioso motivo significherebbe chiudere le prime 20 partite di questo campionato con 26 punti, che sono 3 in meno dei famosi “29 punti in 20 partite” dai quali partiva la Roma di De Rossi, arrivata poi a sfiorare la qualificazione in Champions League e la finale di Europa League.

Ovviamente non tutto è sempre ripetibile e il calendario, benché veda sostanzialmente le stesse partite dello scorso anno, non aiuta, con una prima parte più facile e una seconda che, specie se i giallorossi dovessero proseguire nei tornei, sarà infernale, ma il paradosso è che con tre punti domenica la stagione della Roma potrebbe dolcemente complicarsi, perché a quel punto anche il campionato - lo dice la storia recente - tornerebbe a creare stimoli in positivo, con un abbrivio opposto a quello della Roma di un anno fa dopo 20 giornate, facendo un po’ vacillare l’idea di giocarsi tutto in Coppa Italia ed Europa League. Un problema che, con tutta probabilità, Claudio Ranieri ha tutta la voglia di porsi, perché significherebbe aver ritrovato senza quasi più dubbi la sua squadra, la sua Roma.