Roma-Atalanta 0-2 - Scacco Matto - Pressing e compattezza nel primo tempo, poi vince la stanchezza

Dopo aver retto per circa un'ora, la Roma crolla e l'Atalanta la batte per 2-0.

PRESSING - Si parla sempre del pressing dell'Atalanta ma è la Roma, inizialmente, a mettere in difficoltà gli avversari tenendo il baricentro alto e andando in pressing per non far ragionare i nerazzurri. Ranieri vuole che i suoi giocatori abbiano coraggio, rimanendo però compatti. E proprio questa compattezza mette in difficoltà l'Atalanta: Hummels annulla Retegui, Mancini controlla Lookman, De Ketelaere fatica a carburare. Qualche difficoltà sugli esterni: quando Bellanova e Ruggeri accendono il turbo, per Celik e Angelino si fa complicata ma la Roma regge l'urto per un'ora abbondante.

COSTRUZIONE - L'Atalanta lascia totale libertà a Svilar di impostare, pronta a lanciarsi contro i giocatori di movimento non appena ricevono palla. La Roma, dall'arrivo di Ranieri, non rischia più la costruzione dal basso e non si fa troppi problemi nel cercare subito la verticalizzazione per Dovbyk. L'ucraino ha, quindi, un compito fondamentale: fare da sponda per innescare i suoi compagni, con la Roma che porta parecchi giocatori attorno all'ucraino, per cercare di conquistare le seconde palle. Il problema, però, è fare a sportellate con Hien, che non ha nulla da invidiare alla struttura fisica di Dovbyk e vince parecchi duelli fisici con l'attaccante ucraino. 

I CAMBI - Nella ripresa, Gasperini capisce che Retegui sta solo perdendo tempo, sbattendo contro Hummels, e butta nella mischia Samardzic, con Lookman prima punta. Poi cambia tutto il reparto offensivo mentre la Roma inizia a non farcela più. Ranieri interviene come può: fuori Dovbyk e dentro Shomurodov, out Celik, dentro Saelemaekers. Poi si fa male Hummels e si mette a 4 quando entra Zalewski al posto di Cristante. Cambia poco perché le energie finiscono e Shomurodov fatica tantissimo a fare la prima punta con il compito fare da sponda per i compagni.