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tmw / roma / Editoriale
Rischio tritacarne per Daniele De RossiTUTTO mercato WEB
martedì 17 settembre 2024, 23:38Editoriale
di Alessandro Carducci
per Vocegiallorossa.it
fonte L'editoriale di Alessandro Carducci

Rischio tritacarne per Daniele De Rossi

Un passo alla volta, Daniele De Rossi sta entrando nel tritacarne di Trigoria. L'incubo peggiore, professionalmente parlando, per uno cresciuto a pane e Curva Sud, ma è la sorte che colpisce tutti gli allenatori che faticano a ottenere risultati. Chiunque sarebbe messo in discussione, se ottenesse zero vittorie nelle prime 4 partite. Con De Rossi è diverso, perché lui non è un allenatore qualsiasi, è Daniele De Rossi. Prima una giovane promessa, poi capitan futuro, capitan presente, bandiera, tifoso scatenato della Roma e infine allenatore. Solo Totti potrebbe smuovere maggiormente le coscienze e il cuore dei tifosi. Quindi, mettere in discussione De Rossi non sarebbe come mettere in discussione chiunque altro. Eppure, tra i tifosi inizia a circolare qualche piccolo borbottio.

REGGERE LA PRESSIONE - Il problema è che De Rossi, almeno mediaticamente, deve uscirne da solo. Deve uscirne con i risultati e deve essere l’unico a metterci la faccia davanti alle telecamere. Come successo con Mourinho, anche De Rossi si trova da solo a reggere la pressione mediatica. Lo sa fare bene, ma rischia di logorarsi, con il passare delle settimane, rischia di consumarsi lentamente come una candela. D’altronde, la proprietà è sempre stata coerente: non ha mai parlato davanti alle tv da quando si è insediata a Trigoria e si è sempre circondata di persone estremamente riservate, quali Tiago Pinto prima, Lina Souloukou poi e ora anche Florent Ghisolfi, dirigenti mediaticamente quasi invisibili (anzi, in confronto ai dirigenti attuali, Tiago Pinto era quasi uno show man). Il rischio è che, se i risultati non dovessero impennarsi, De Rossi sia costretto a reggere pubblicamente da solo tutta la pressione, infilandosi in un tritacarne che non risparmia nessuno, nemmeno le bandiere.