Il dramma di Ivan Juric: catastrofe al Southampton, da brividi la media da 0,3 punti a partita

Una vittoria e nove sconfitte. È stato questo l'apporto dato fin qui da Ivan Juric da quando, esonerato dalla Roma, ha deciso di buttarsi nel vuoto in Premier League per cercare di compiere l'impresa quasi impossibile di salvare il Southampton. Il tecnico croato di 49 anni, all'ultimo posto in classifica del campionato con 9 punti in 27 giornate, mentre Leicester e Ipswich Town cercano di mettere fuori la testa dalla zona retrocessione, in vantaggio di otto lunghezze.

Deriso dai media
Ma il 4-0 incassato dal Chelsea di Enzo Maresca, per altro non in ottimo stato di forma venendo da tre ko di fila, non ha fatto che peggiorare la sua situazione e in Inghilterra, a partire dal Daily Mail, si sono scagliati contro di lui: "Stanno andando incontro a una delle peggiori stagioni nella storia della Premier League, motivo per cui i bookmakers ritengono che le loro chance di salvarsi sotto la guida di Ivan Juric siano le stesse di vedere David Beckham come prossimo James Bond o Meghan Markle presidente degli Stati Uniti".

I numeri di Juric
Non solo nove debacle e un solo successo sulla panchina dei Saints. Juric è stato anche buttato fuori dalla FA Cup per mano del Burnley, squadra di Championship. Ancor prima dell'ex tecnico di Roma e Verona, il club inglese navigava in acque tempestose e da retrocessione, ma non è mai arrivata una svolta significativa. Insomma, l'effetto Juric non s'è visto nemmeno in lontananza e la media di 0,3 punti a partita racimolati fin qui fa rabbrividire. Tenendo conto che peggio di lui non c'è mai stato nessuno. Ma finché non ci sarà l'aritmetica certezza della retrocessione, il Southampton proseguirà la sua campagna in Premier. Nella speranza, quanto prima, di riaccendere una scintilla di speranza.

Le ultime parole di Juric dopo la sconfitta con il Chelsea: "I numeri dicono che con stili di calcio diversi e allenatori diversi, i risultati sono sempre gli stessi. È una grande lezione per tutti noi, per creare qualcosa di più forte e migliore di questo. Abbiamo molti giocatori giovani, sono davvero dei bravi ragazzi e vogliono crescere ma alcuni giocano in Premier League per la prima volta. Non è facile, ma non ho paura. Continueremo a lavorare. Voglio restare. So che la situazione è difficile e che la retrocessione è una possibilità concreta. La mia idea era di venire in Inghilterra dopo molti anni in Italia. Ho iniziato a creare qualcosa e so che devo avere pazienza. La mia idea è la stessa di due mesi fa".