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Roma, Spugna: "In partita per 65 minuti. Poi i loro cambi hanno ucciso la gara"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 23:53Calcio femminile
di Tommaso Maschio
fonte www.asroma.com

Roma, Spugna: "In partita per 65 minuti. Poi i loro cambi hanno ucciso la gara"

Il tecnico della Roma Alessandro Spugna ha parlato ai canali ufficiali del club dopo la pesante sconfitta contro il Wolfsburg di questo pomeriggio che è costata l'eliminazione alla sua squadra.

Un risultato pesante, un verdetto per questo girone.
"Sì, più che altro è il verdetto che ci dispiace, ma anche il risultato, perché per 65 minuti siamo state in partita - soffrendo, ma era normale che fosse così stasera - e poi i loro cambi hanno ucciso la gara. In questo momento non mi sento di dire nulla alle ragazze, se non di ringraziarle per lo sforzo fatto. Il Wolfsburg ha dimostrato di essere superiore e meritatamente va ai quarti di finale".


Ha fatto scelte di formazione diverse dal solito: qual era l'idea iniziale?
"Più che scelte diverse, quasi obbligate, perché avevamo diverse giocatrici fuori. Non sto neanche a elencarle. Ma in una partita come questa avrebbero potuto fare la differenza, avrebbero potuto darci una mano anche a partita in corso. Avevamo fatto una scelta, cercando di limitare le loro corsie esterne, perché sapevamo che erano molto forti lì, avevano molta gamba. E a parte i primi 10 minuti, in cui loro sono state molto pericolose, con due traverse e un gol, poi noi avevamo ripreso la partita. Quindi, per 65 minuti siamo state in gara. Poi, ripeto, i loro cambi hanno fatto decisamente la differenza".

Come si archivia una sconfitta così pesante, da cosa si riparte?
"Si archivia, perché bisogna farlo per forza. Non abbiamo tanto tempo per pensarci. Dobbiamo rimetterci in carreggiata. Sabato andiamo a Napoli, sarà una partita importantissima. Non dobbiamo portarci dietro questa delusione, ma dobbiamo pensare al campionato. Dopo la partita con il Galatasaray ci sarà una sosta, e poi una Supercoppa da giocare, che sarà il primo trofeo che dobbiamo pensare di portare a casa".