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Juric, ennesimo passo falso: Bologna ultima chance?
La Roma continua a trovare difficoltà nell’imporre il proprio gioco fuori casa, e l’ennesimo pareggio ottenuto al Re Baldovino contro l’Union Saint-Gilloise segna un altro passo incerto nell’era Juric. Con tre pareggi complessivi e solo cinque punti in quattro partite di Europa League, la situazione della squadra è tutt’altro che positiva. La classifica parla chiaro, ponendo la Roma al ventesimo posto e gettando ombre su un percorso che, finora, ha deluso le aspettative.
Quel che emerge è una squadra in affanno, incapace di esprimere una prestazione convincente non solo nei risultati, ma anche in termini di carattere e determinazione. Le parole di Juric alla vigilia dell’incontro avevano lasciato nuovamente sperare in un cambio di passo, in una Roma che potesse finalmente crescere e affermarsi in campo internazionale.
“La Roma si sta divertendo a dominare il gioco”, “vedo in questa squadra una forte crescita partita dopo partita”, “Hummels sta bene ma non riesce a trovare spazio perché lo vedo solo nella posizione di Ndicka”... Mezze verità, mezze bugie o cos’altro? Le sue dichiarazioni ad oggi risuonano vere e proprie promesse non mantenute, se non addirittura illusioni.
Ci si domanda se il gruppo sia realmente in grado di rispondere alle sfide che lo attendono o se anche la guida tecnica necessiti di una riflessione più profonda. L'ultima vittoria in trasferta risale ad aprile contro l’Udinese, un traguardo che oggi sembra sempre più lontano. A pesare è anche l’incapacità di sfruttare giocatori esperti come Hummels, escluso dal gioco nonostante le sue condizioni fisiche sembrino buone: un altro tassello in un mosaico di scelte che lasciano aperti molti interrogativi.
La Roma torna così a giocarsi un’altra partita in Campionato non avendo cancellato o scacciato (neanche per una serata) questo momento di profonda incertezza, in cui mezze verità e mezze bugie si intrecciano nelle dichiarazioni e nelle scelte tecniche. Forse la chiave risiede nel ritrovare una coerenza tra ciò che viene detto e ciò che realmente avviene in campo. Ormai la sfida non è solo nei prossimi avversari, ma anche nella perpetua ricerca di una nuova identità, in grado di dare a questa squadra il coraggio e la solidità che oggi sembrano mancare.
Quel che emerge è una squadra in affanno, incapace di esprimere una prestazione convincente non solo nei risultati, ma anche in termini di carattere e determinazione. Le parole di Juric alla vigilia dell’incontro avevano lasciato nuovamente sperare in un cambio di passo, in una Roma che potesse finalmente crescere e affermarsi in campo internazionale.
“La Roma si sta divertendo a dominare il gioco”, “vedo in questa squadra una forte crescita partita dopo partita”, “Hummels sta bene ma non riesce a trovare spazio perché lo vedo solo nella posizione di Ndicka”... Mezze verità, mezze bugie o cos’altro? Le sue dichiarazioni ad oggi risuonano vere e proprie promesse non mantenute, se non addirittura illusioni.
Ci si domanda se il gruppo sia realmente in grado di rispondere alle sfide che lo attendono o se anche la guida tecnica necessiti di una riflessione più profonda. L'ultima vittoria in trasferta risale ad aprile contro l’Udinese, un traguardo che oggi sembra sempre più lontano. A pesare è anche l’incapacità di sfruttare giocatori esperti come Hummels, escluso dal gioco nonostante le sue condizioni fisiche sembrino buone: un altro tassello in un mosaico di scelte che lasciano aperti molti interrogativi.
La Roma torna così a giocarsi un’altra partita in Campionato non avendo cancellato o scacciato (neanche per una serata) questo momento di profonda incertezza, in cui mezze verità e mezze bugie si intrecciano nelle dichiarazioni e nelle scelte tecniche. Forse la chiave risiede nel ritrovare una coerenza tra ciò che viene detto e ciò che realmente avviene in campo. Ormai la sfida non è solo nei prossimi avversari, ma anche nella perpetua ricerca di una nuova identità, in grado di dare a questa squadra il coraggio e la solidità che oggi sembrano mancare.
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