TUTTO mercato WEB
La cura Ranieri non basta: solo 6 tiri, 2 cross e tanta confusione
Una partita che, sulla carta, poteva essere bella e avvincente, si è invece rivelata un'altra sfida complicata, in linea con le ultime sei gare disputate, inclusa quella contro il Torino. Anche in quest’ultima occasione, nonostante la vittoria e i tre punti conquistati, la Roma non è riuscita a imporre il proprio gioco per tutti i 90 minuti. Piuttosto, è stata una squadra disordinata che, nel caos, ha trovato il modo di difendere il risultato.
E così, il Napoli vince contro la Roma al Maradona grazie ad un gol dell’ex, Romelu Lukaku a inizio ripresa.
Cambia allenatore ma non cambia l’atteggiamento della rosa che, nonostante i 13 giorni di riposo, è poco aggressiva, priva di idee e ancora una volta sottotono.
Le statistiche parlano chiaro: appena 6 tiri totali, una sola vera occasione finita sulla traversa, 2 cross riusciti su 9 tentativi, e dei 49 lanci lunghi effettuati solo 16 si sono rivelati utili. La squadra ha mostrato una scarsa intensità, con un barlume di determinazione emerso solo negli ultimi dieci minuti. Un epilogo amaro per una partita in cui si sperava di vedere segnali di ripresa.
È evidente che un semplice discorso negli spogliatoi o tre allenamenti non possono bastare per cambiare la mentalità di una squadra che continua a trascinarsi dietro i traumi di inizio stagione, come se ormai fossero radicati nel suo DNA. Se nessun tipo di psicologo potrebbe risolvere questo problema in tempi brevi, figuriamoci un allenatore. La Roma, come ogni paziente, a oggi ha bisogno di comprendere che a ogni problema esiste una soluzione.
Ranieri non è un mago né uno psicologo. È tornato a Roma perché conosce l’ambiente, ha esperienza e sa che, prima o poi, se la squadra lo seguirà saprà come farla uscire da questo tunnel. Ma il percorso è lungo e il tempo stringe.
La Roma deve trovare al più presto la forza di reagire e riconquistare un’identità chiara, perché il rischio, altrimenti, è che questa stagione si trasformi in un lungo e frustrante viaggio senza meta.
E così, il Napoli vince contro la Roma al Maradona grazie ad un gol dell’ex, Romelu Lukaku a inizio ripresa.
Cambia allenatore ma non cambia l’atteggiamento della rosa che, nonostante i 13 giorni di riposo, è poco aggressiva, priva di idee e ancora una volta sottotono.
Le statistiche parlano chiaro: appena 6 tiri totali, una sola vera occasione finita sulla traversa, 2 cross riusciti su 9 tentativi, e dei 49 lanci lunghi effettuati solo 16 si sono rivelati utili. La squadra ha mostrato una scarsa intensità, con un barlume di determinazione emerso solo negli ultimi dieci minuti. Un epilogo amaro per una partita in cui si sperava di vedere segnali di ripresa.
È evidente che un semplice discorso negli spogliatoi o tre allenamenti non possono bastare per cambiare la mentalità di una squadra che continua a trascinarsi dietro i traumi di inizio stagione, come se ormai fossero radicati nel suo DNA. Se nessun tipo di psicologo potrebbe risolvere questo problema in tempi brevi, figuriamoci un allenatore. La Roma, come ogni paziente, a oggi ha bisogno di comprendere che a ogni problema esiste una soluzione.
Ranieri non è un mago né uno psicologo. È tornato a Roma perché conosce l’ambiente, ha esperienza e sa che, prima o poi, se la squadra lo seguirà saprà come farla uscire da questo tunnel. Ma il percorso è lungo e il tempo stringe.
La Roma deve trovare al più presto la forza di reagire e riconquistare un’identità chiara, perché il rischio, altrimenti, è che questa stagione si trasformi in un lungo e frustrante viaggio senza meta.
Altre notizie
Ultime dai canali
Le pagelle di Di Lorenzo: un treno che sfreccia sulla destra. Sta tornando quello di Spalletti
Il Nottingham Forest non vuole perdere Ola Aina a costo zero: trattativa avanzata per il rinnovo
Fantacalcio, Top & flop 13^ giornata
Atalanta, fiducia per Bellanova e altri due rientri in vista dello Young Boys
Il punto sulla B: Sassuolo e Spezia allungano. Passo falso del Pisa
Le pagelle di Lukaku: fa volare il Napoli in vetta segnando un gol pesantissimo
Gallina vecchia fa buon brodo: il Barcellona lo sa e vuole rinnovare Lewandowski
Weah centravanti a Birmingham? Juve, le soluzioni: Vlahovic (al massimo) in panchina
Olbia, una vittoria per la ripartenza. Ma il capitano? Tiene banco la querelle La Rosa
Lecce, 785 giorni dopo Giampaolo ritrova la Serie A: si parte da Venezia per invertire la rotta
L'Amburgo esonera Baumgart. Per sostituirlo c'è in corsa anche Van Nistelrooy
L'analisi di Cosmi sulla giornata di Serie A: "Milan-Juve bruttissima. Campionato inedito"
Serie C, stasera il Girone B chiuderà la 16ª giornata: derby per la salvezza al 'Porta Elisa'
Fabregas e il suo Como che non gira: "Qui cinque anni fa non c'era niente..."
Sassuolo, nelle giovanili c'è un attaccante con più gol che partite: ecco Matera
Italiani all'estero: Vicario e Udogie volano, Immobile a secco da un mese
"A facci manna": questo Cagliari non molla mai. 5 punti su 11 raccolti negli ultimi minuti
MLS, sei gol dei Galaxy a Minnesota e finale di Western Conference. Le due sfide
Il Torino non sa più vincere, Vanoli prova ad essere ottimista: “Ho visto passi in avanti”
Un altro grande ritorno? Hellas, spunta Mandorlini. Zanetti si gioca tutto col Cagliari
Primo piano