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Roma: un inizio difficile, ma ora bisogna risalire la china
Se da un lato è vero che un inizio così difficile, scandito da due vittorie, una sconfitta e quattro pareggi, la Roma lo ha vissuto appena un anno fa, dall’altro lato è anche vero che per trovare quei numeri impietosi, dopo sette giornate di Campionato, si deve tornare indietro di circa 14 anni, nella stagione 2010-2011.
Allora, mister Claudio Ranieri, era riuscito a collezionare solamente 8 punti e la classifica posizionava la squadra al 13esimo posto con 7 gol fatti e 12 subiti.
Quell'anno la squadra con Bertagnoli tra i pali, Cassetti, Juan, Burdisso, Riise in difesa, Perrotta, De Rossi e Brighi al centrocampo e Borriello, Totti e Menez in attacco riuscì alla fine a raggiungere la sesta posizione, con 63 punti totali e 59 gol segnati.
Anche quella stagione partì con uno 0 a 0 contro il Cesena e un 5 a 1 per il Cagliari in trasferta ma poi qualcosa cambiò (oltre l'allenatore) e almeno con le ‘squadre più piccole’ la rosa trovò il giusto compromesso per non rendere catastrofica la stagione.
Guardando al presente, la speranza è che la Roma di oggi possa riprendere quella stessa strada, tra compromessi e voglia di mettersi in gioco.
La rosa dovrà lavorare duramente sui propri margini di miglioramento e trovare il feeling necessario per risalire la classifica. Dopotutto, la storia recente ha dimostrato che anche dopo partenze difficili si possono costruire stagioni di successo. E in tutto questo Juric? Quale è il suo compito? A lui, invece spetta l'impresa più ardua: rendere la rosa più compatta ma soprattutto consapevole delle proprie qualità.
Allora, mister Claudio Ranieri, era riuscito a collezionare solamente 8 punti e la classifica posizionava la squadra al 13esimo posto con 7 gol fatti e 12 subiti.
Quell'anno la squadra con Bertagnoli tra i pali, Cassetti, Juan, Burdisso, Riise in difesa, Perrotta, De Rossi e Brighi al centrocampo e Borriello, Totti e Menez in attacco riuscì alla fine a raggiungere la sesta posizione, con 63 punti totali e 59 gol segnati.
Anche quella stagione partì con uno 0 a 0 contro il Cesena e un 5 a 1 per il Cagliari in trasferta ma poi qualcosa cambiò (oltre l'allenatore) e almeno con le ‘squadre più piccole’ la rosa trovò il giusto compromesso per non rendere catastrofica la stagione.
Guardando al presente, la speranza è che la Roma di oggi possa riprendere quella stessa strada, tra compromessi e voglia di mettersi in gioco.
La rosa dovrà lavorare duramente sui propri margini di miglioramento e trovare il feeling necessario per risalire la classifica. Dopotutto, la storia recente ha dimostrato che anche dopo partenze difficili si possono costruire stagioni di successo. E in tutto questo Juric? Quale è il suo compito? A lui, invece spetta l'impresa più ardua: rendere la rosa più compatta ma soprattutto consapevole delle proprie qualità.
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