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Totti: "Il selfie sotto la Sud nella storia dei derby". Poi torna sul no al Real Madrid
Francesco Totti ha rilasciato un'intervista al portale betsson.sport, rispondendo alle domande inerenti alcune ricerche più popolari su Google riguardanti il suo nome:
Il rifiuto della fascia di capitano da Maradona?
"Perché in quel caso era doveroso che la indossasse lui, è la storia del calcio, è stato il calcio e lo sarà per sempre. Anche giocando all'Olimpico doveva indossarla lui, è il numero uno in senso assoluto al mondo".
Il Real Madrid?
"Dopo la Roma è l'unica squadra che ho sempre giocato. Per amore della Roma ho scelto la Roma, nonostante avessi avuto l'opportunità di andarci a giocare".
Il rigore contro Van der Sar?
"Era grossissimo... La pazzia, la follia ha prevalso su tutto e ho fatto quel benedetto cucchiaio".
La battuta a Del Piero vestito da 'tranviere'?
"C'è talmente tanta amicizia che ci possiamo dire tutto... Il problema è Materazzi, che con quel telefonino riprende sempre tutto. Sembrava davvero un tranviere...".
La frase 'adesso ho paura'?
"Una frase dell'ultima partita giocata. L'ho sentita, l'ho pensata, è normale che dopo tantissimi anni di agonismo lasciare sia dura. E la paura è rimasta".
Chi è De Rossi per lei?
"E' uno dei miei amici più importanti. Persona straordinaria che ama la Roma quando la amo io".
L'assist a Bolt a Manchester?
"Una partita a Manchester. Ho avuto la fortuna di giocare con lui, l'assist è relativo: bastava lanciare la palla lontano, poi lui ci arrivava. Un piacere conoscerlo".
Il selfie sotto la curva?
"Una delle scene più belle della carriera e lo avevo pensato prima. Fortunatamente segnai due gol sotto la Sud e quella scena resterà per sempre nella storia dei derby".
Il rifiuto della fascia di capitano da Maradona?
"Perché in quel caso era doveroso che la indossasse lui, è la storia del calcio, è stato il calcio e lo sarà per sempre. Anche giocando all'Olimpico doveva indossarla lui, è il numero uno in senso assoluto al mondo".
Il Real Madrid?
"Dopo la Roma è l'unica squadra che ho sempre giocato. Per amore della Roma ho scelto la Roma, nonostante avessi avuto l'opportunità di andarci a giocare".
Il rigore contro Van der Sar?
"Era grossissimo... La pazzia, la follia ha prevalso su tutto e ho fatto quel benedetto cucchiaio".
La battuta a Del Piero vestito da 'tranviere'?
"C'è talmente tanta amicizia che ci possiamo dire tutto... Il problema è Materazzi, che con quel telefonino riprende sempre tutto. Sembrava davvero un tranviere...".
La frase 'adesso ho paura'?
"Una frase dell'ultima partita giocata. L'ho sentita, l'ho pensata, è normale che dopo tantissimi anni di agonismo lasciare sia dura. E la paura è rimasta".
Chi è De Rossi per lei?
"E' uno dei miei amici più importanti. Persona straordinaria che ama la Roma quando la amo io".
L'assist a Bolt a Manchester?
"Una partita a Manchester. Ho avuto la fortuna di giocare con lui, l'assist è relativo: bastava lanciare la palla lontano, poi lui ci arrivava. Un piacere conoscerlo".
Il selfie sotto la curva?
"Una delle scene più belle della carriera e lo avevo pensato prima. Fortunatamente segnai due gol sotto la Sud e quella scena resterà per sempre nella storia dei derby".
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