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Problema al piede per Pellegrini. Ma il Capitano dovrebbe farcela per Roma-Torino
Lorenzo Pellegrini dovrebbe scendere in campo stasera all'Olimpico per la sfida contro il Torino, gara valida per la decima giornata di Serie A. Il capitano della Roma qualche giorno fa durante una sessione di allenamento ha subìto un duro pestone da Saud Abdulahmid, con il piede coinvolto che si è conseguentemente gonfiato. Tuttavia - scrive 'Vocegiallorossa.it' - il numero sette giallorosso dovrebbe comunque essere regolarmente in campo.
Sul momento della Roma, così Ivan Juric nel corso della conferenza stampa della vigilia: "A Firenze dal mio punto di vista c'è stato un crollo emotivo. Dopo 40 giorni di buon lavoro mi aspettavo grande passione davanti e invece c'è stato un crollo totale che da un senso può essere tradotto anche in un crollo positivo. Se raccogliamo ciò che è successo in maniera positiva, possiamo prendere la strada giusta".
E ancora in un altro passaggio: "Con il presidente ho contatti. Abbiamo parlato di tante cose e bene. Questo sono tutte cose che tolgono il pensiero sul campo. Rimango con la mia idee. Il giocatore gioca, io alleno e il medico cura. Come ho detto il primo giorno io non vedo mancanze, anzi io preferisco così. Prendo decisioni e la dirigenza ti responsabilizza. Il resto è distrazione. Ognuno deve fare il suo. Bisogna lavorare forte e questa è la cura giusta per riprendere in mano la situazione. Questa è la mia idea".
Sul momento della Roma, così Ivan Juric nel corso della conferenza stampa della vigilia: "A Firenze dal mio punto di vista c'è stato un crollo emotivo. Dopo 40 giorni di buon lavoro mi aspettavo grande passione davanti e invece c'è stato un crollo totale che da un senso può essere tradotto anche in un crollo positivo. Se raccogliamo ciò che è successo in maniera positiva, possiamo prendere la strada giusta".
E ancora in un altro passaggio: "Con il presidente ho contatti. Abbiamo parlato di tante cose e bene. Questo sono tutte cose che tolgono il pensiero sul campo. Rimango con la mia idee. Il giocatore gioca, io alleno e il medico cura. Come ho detto il primo giorno io non vedo mancanze, anzi io preferisco così. Prendo decisioni e la dirigenza ti responsabilizza. Il resto è distrazione. Ognuno deve fare il suo. Bisogna lavorare forte e questa è la cura giusta per riprendere in mano la situazione. Questa è la mia idea".
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