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La Roma crolla a Firenze: Juric a rischio esonero, serve una scossa
Sotto le luci del Franchi, prende vita una serata amara per la Roma e trionfale per la Fiorentina, che domina il campo con grinta e determinazione. Finisce 5 a 1 per i viola, in una sfida che ha messo in luce non solo il talento individuale, ma anche il carattere e l'unità della squadra di Raffaele Palladino, che ha saputo mantenere salda la rotta verso la vittoria.
Dall'altro lato, una Roma spenta e senza personalità, guidata da un Ivan Juric apparso insolitamente teso e insicuro, ha faticato fin dal primo minuto. La sensazione, per tutta la durata della gara, è stata una sola: poche speranze di ribaltare il risultato o cambiare l'inerzia della partita. Lo sguardo perso di Juric, fisso e immobile, diventa quasi una metafora della situazione del club giallorosso, incapace di reagire e ribaltare le sorti della gara.
Non passa molto dal triplice fischio che il web si infiamma, ed "esonero Juric" diventa una delle frasi più cercate. Non è solo la frustrazione dei tifosi a parlare, ma una profonda incertezza: quale direzione vuole prendere la Roma? L’ombra di un possibile ritorno di De Rossi aleggia, ma non senza polemiche e divisioni.
Eppure, se le scelte tattiche di Juric possono essere oggetto di critica, altre responsabilità si nascondono sotto la superficie. Una squadra priva di schemi solidi e mentalità vincente non può essere solo frutto di una guida tecnica in difficoltà; anche la dirigenza ha il suo peso, soprattutto per aver cambiato allenatore così presto, affidando a Juric una squadra pensata per un’altra visione. In fondo, questa sconfitta può essere vista come un’occasione per riflettere sul futuro: a volte, dietro le disfatte più pesanti, si nasconde il bisogno di ripartire, di tornare a credere in un progetto che non sia solo una somma di individualità, ma una vera squadra.
Dall'altro lato, una Roma spenta e senza personalità, guidata da un Ivan Juric apparso insolitamente teso e insicuro, ha faticato fin dal primo minuto. La sensazione, per tutta la durata della gara, è stata una sola: poche speranze di ribaltare il risultato o cambiare l'inerzia della partita. Lo sguardo perso di Juric, fisso e immobile, diventa quasi una metafora della situazione del club giallorosso, incapace di reagire e ribaltare le sorti della gara.
Non passa molto dal triplice fischio che il web si infiamma, ed "esonero Juric" diventa una delle frasi più cercate. Non è solo la frustrazione dei tifosi a parlare, ma una profonda incertezza: quale direzione vuole prendere la Roma? L’ombra di un possibile ritorno di De Rossi aleggia, ma non senza polemiche e divisioni.
Eppure, se le scelte tattiche di Juric possono essere oggetto di critica, altre responsabilità si nascondono sotto la superficie. Una squadra priva di schemi solidi e mentalità vincente non può essere solo frutto di una guida tecnica in difficoltà; anche la dirigenza ha il suo peso, soprattutto per aver cambiato allenatore così presto, affidando a Juric una squadra pensata per un’altra visione. In fondo, questa sconfitta può essere vista come un’occasione per riflettere sul futuro: a volte, dietro le disfatte più pesanti, si nasconde il bisogno di ripartire, di tornare a credere in un progetto che non sia solo una somma di individualità, ma una vera squadra.
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