Il Cosenza è ormai in Serie C ed il pubblico rossoblù durante la partita con il Pisa contesta duramente il presidente Guarascio

Il minuto è il 30′: Touré gira in porta lo 0-2 e la Tribuna inizia a gridare “Fuori, Fuori!”. Non solo la Tribuna A, ma anche la Blu Centrale. Rivolto all’indirizzo, ovviamente, del patron. Inizia così la maxi-contestazione a Guarascio. Che diventa ancora più accesa quando entra la Curva Nord, pochi giri d’orologio dopo. Già era stato esposto uno striscione in Curva Sud, ma dopo l’ingresso della Nord inizia il caos. Esplode un numero a doppia cifra di petardi, i cori sono tutti di protesta contro la proprietà.

Il Cosenza nel frattempo perde Sgarbi per espulsione, ma a nessuno importa. L’attenzione è tutta riversa verso Guarascio, con un clima sempre più acceso. La Curva Nord continua a cantare, intanto il Cosenza resta in nove per il doppio giallo a Martino. C’è una breve pausa quando gli ultras del Pisa omaggiano Salvatore Iaccino, “Uccello”, con uno striscione. Ma la punizione dello 0-3 riaccende la contestazione a Guarascio, con uno stadio intero a cantare contro il proprietario del sodalizio rossoblù.

La contestazione a Guarascio raggiunge toni incredibili dopo il terzo gol del Pisa e prima della chiusura del primo tempo. Cori da ogni parte, lo striscione della Curva Sud e i petardi della Curva Nord certificano l’ennesimo fallimento da parte del patron rossoblù. Che in Tribuna Blu Centrale resta comunque fermo, immobile, a vedere la sua squadra presa a pallate dalla seconda in classifica.

La contestazione a Guarascio non si placa neanche all’intervallo. Subito dopo il duplice fischio del direttore di gara piovono fischi da tutto lo stadio. Insieme a cori, di amore totale, verso i colori. Non manca ovviamente “andate a lavorare” alla squadra che esce sotto la Curva Nord. Piovono fischi, ancora petardi. Il Cosenza è sotto a fine primo tempo 3-0 col Pisa. E la contestazione a Guarascio non si ferma.