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La "battaglia" di Macchia e le "mosse" di Gravina
ieri alle 21:12Primo Piano
di Redazione
per Tuttopotenza.com
fonte lanuova.net

La "battaglia" di Macchia e le "mosse" di Gravina

La “battaglia” di Donato Macchia arriva sui tavoli della Fifa. Il patron del Potenza, meno di un mese fa, si era fatto portavoce dell’intera Lega Pro invocando un cambiamento radicale. Una rivoluzione per la Serie C e per tutto il calcio italiano. La riforma dei tornei di terza serie, in generale, e l’introduzione della “moviola in campo”, nello specifico. Per dare risposte, credibilità, certezze, alle società che investono nella Lega Pro. E che rispettano le regole. Mettendo a loro disposizione, anche, gli strumenti tecnologici necessari. Il momento sembra essere arrivato davvero. Macchia aveva chiamato in causa il presidente federale Gravina, che dopo un’apertura generica è passato alle vie di fatto.

Infatti, nella giornata di ieri, la Figc ha chiesto ufficialmente alla Fifa l’introduzione del Football Video Support (il Var a chiamata, appunto) per la Serie C e la Serie A femminile. Una svolta epocale, ma soprattutto una battaglia portata avanti dal presidente del Potenza che vede premiati gli sforzi e l’attivismo profuso per dare un senso a una categoria (la Serie C) che sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua esistenza. La palla, adesso, passa alla Fifa che dovrà dare una risposta.

LA RICHIESTA DELLA FIGC – “L’Italia si conferma in prima linea per l’innovazione nel mondo del calcio”, commenta così il presidente Gabriele Gravina la richiesta della Figc inoltrata alla Fifa e all’Ifab per essere inclusa nella sperimentazione del Football Video Support nei maggiori campionati nazionali attualmente sprovvisti di Var. Nella lettera inviata lunedì, la Figc ha chiesto di poterlo utilizzare nel campionato di Serie C (stagione regolare, perché nei play-off e play-out è già previsto l’utilizzo del Var) e nella Serie A Femminile professionistica, in attesa di valutarne l’implementazione anche in Serie D.

FOOTBALL VIDEO SUPPORT – Il Fvs è uno strumento introdotto dalla Fifa per consentire al direttore di gara (non è contemplata la presenza di altri arbitri come avviene per il Var), anche su richiesta delle due squadre, di rivedere una determinata situazione di gioco con l’ausilio del replay quando c’è la copertura televisiva (da una a quattro telecamere) e in determinati casi specifici. Lo strumento prevede che l’arbitro, assistito da un operatore video, si avvalga di un monitor a bordo campo. La decisione iniziale dell’arbitro non cambia, a meno che il filmato non mostri che sia stato commesso un chiaro ed evidente errore o si sia in presenza di un grave episodio non visto. “Il desiderio di rendere il calcio sempre più moderno e attrattivo per un maggior numero di persone oltre al successo dei test portati avanti nel futsal grazie alla disponibilità dell’Aia e della Divisione Calcio a 5 – continua Gravina – ci hanno convinti ad ampliare il campo d’applicazione di uno strumento tecnologico di grande aiuto agli arbitri nelle competizioni dove l’investimento economico del Var non è sostenibile”.

COME FUNZIONA – Il Fvs può essere richiesto a discrezione dell’arbitro e anche dalle squadre, ciascuna non più di due volte a partita (la richiesta di revisione non viene conteggiata se comporta la modifica della decisione arbitrale originaria), per verificare, similarmente al protocollo Var, episodi relativi alla segnatura o meno di una rete, l’assegnazione o meno di un calcio di rigore, un’espulsione diretta o eventuali scambi d’identità.