
Lazio-Bodo/Glimt, la regola del 10 e il rigorista cancellato da Baroni
Risveglio amarissimo per la Lazio dopo l'eliminazione ai calci di rigore contro il Bodo/Glimt. All'indomani del match, il tema più trattato è quello della scelta dei rigoristi: in molti tra i tifosi lamentano la decisione di far calciare l'ultimo penalty a Castellanos.
Altri non avrebbero voluto vedere Noslin e Tchaouna in favore di Vecino e Romagnoli, ma c'è un retroscena che magari non tutti hanno notato. Al momento di decidere chi avrebbe calciato dal dischetto, invece di tornare in campo con i compagni, c'è un giocatore che è rimasto in panchina. Si tratta di Lazzari, ma qual è il motivo?
In seguito all'espulsione di Helmersen nel finale di gara, da regolamento la Lazio è stata costretta a dover pareggiare i calciatori di movimento con quelli del Bodo/Glimt, quindi nove a testa (più i due portieri). Per questo motivo Baroni ha deciso di escludere il terzino destro dalla rosa dei papabili.
Pubblicato il 18/04







