Pescara, due colpi alla crisi: Gubbio ko e quarto posto riconquistato

Contro il Gubbio serviva una scossa. E il Pescara, alla fine, ha fatto molto più di questo: ha dato due calci alla crisi e si è ripreso il quarto posto, piazzandosi alle spalle del podio con l'ambizione (per quanto complicata) di assaltare il terzo. Il 2-0 all’Adriatico, dove i biancazzurri nelle ultime dieci apparizioni avevano ottenuto una sola vittoria, è arrivato nel momento più opportuno. E avrebbe potuto assumere contorni ancora più larghi, se non fosse stato per i tre legni colpiti nel corso di una gara praticamente a senso unico.

La prestazione della squadra di Baldini è stata solida, concreta, convincente. Certo, resta il dubbio di quanto il Gubbio ci abbia effettivamente messo del suo nel rendere la vita facile agli abruzzesi: scesi in campo timorosi, quasi rassegnati, i ragazzi di mister Fontana si sono sciolti in fretta, mostrando fragilità difensive evidenti e una sterilità offensiva preoccupante, almeno fino a qualche timido sussulto nel finale.

Ma in fondo, a Pescara, di queste analisi importa il giusto. Contava solo vincere. Ritrovare certezze, punti, morale. Perché in vista degli ultimi 180 minuti di regular season, e soprattutto dei playoff, serviva un segnale chiaro. La vittoria di sabato non cancella i problemi strutturali visti nei mesi scorsi, ma rappresenta il passo giusto nella direzione auspicata.

I 90 minuti più recupero all'Adriatico hanno confermato ciò che si sapeva già: quando il Pescara gioca con coraggio e intensità, può ancora dire la sua. Ora la palla passa agli ultimi due appuntamenti: due gare per consolidare il quarto posto, sognare il terzo, ma soprattutto per arrivare ai playoff con la giusta mentalità.