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L'agente di Dagasso: "La B col Pescara un sogno, ha le qualità per arrivare in A"
C'è un giovane che nel Pescara attualmente primo in classifica nel girone B di Serie C sta facendo grandi cose, catturando settimanalmente l'interesse di parecchi club di categoria superiore. Si chiama Matteo Dagasso, ha 20 anni, è uno dei giocatori arrivati in prima squadra dopo essere cresciuti nel valido settore giovanile e di professione fa il centrocampista. O per meglio dire il "tuttocampista": play o mezzala, schirato in una mediana a 3 oppure a 2 Dagasso infatti riesce a lasciare il segno in qualsiasi posizione e in qualsiasi ruolo. Chiedere a Zdenek Zeman prima e Silvio Baldini poi, cioè gli ultimi due allenatori in ordine cronologico che nel momento in cui hanno avuto l'opportunità di allenarlo hanno deciso di puntare su di lui senza pensarci troppo su. In esclusiva per Tutto Mercato Web il suo procuratore Carlo Di Renzo ha parlato della crescita di Dagasso e del suo futuro.
Di Renzo, nel Pescara primo in classifica Dagasso ha avuto un impatto importante sin dalla prima giornata di campionato. Dopo il buon torneo dell'anno passato, si aspettava quest'altro step così evidente?
"Devo dire che me l'aspettavo, perchè Dagasso già nella passata stagione aveva dimostrato di avere delle qualità importanti nonostante arrivava da un campionato dove per motivi fisici aveva giocato poco. Dopo il primo step ora ne ha fatto un altro. Chiaramente la crescita del Pescara ha fatto il resto sul suo rendimento"
Cosa ha dato Zeman a Dagasso, e cosa sta dando ora Baldini al giocatore?
"Lui aveva già delle grandi noti ma sia Zeman che Baldini gli hanno dato entrambi una cosa fondamentale: cioè il concetto di giocare sempre in avanti, cercare sempre la giocata in prospettiva in attacco. Questa per un centrocampista è una cosa importantissima. Poi fare il titolare in Serie C da titolare in un club ambizioso e di grande tradizione come il Pescara è un altro aspetto fondamentale, anche perchè in panchina c'è un allenatore di grandissima esperienza come Baldini che può agevolare il percorso di crescita di Dagasso. Baldini poi è l'arma in più del Pescara perchè riesce a tenere tutti sul pezzo. Anche quando un giocatore che magari viene utilizzato poco ne parla benissimo significa che un allenatore ha già stravinto, a prescindere dal risultato della domenica"
Al momento per continuità di rendimento è uno dei migliori centrocampisti in C. Per caratteristiche, a chi può essere accostato se dovesse fare un paragone con un calciatore top?
"Non è un play, non è una mezzala ma è entrambe le cose. Dagasso è un giocatore completo con grande tecnica e corsa, visione di gioco importante e una personalità spiccata per quella che è la sua giovane età. I paragoni non ne faccio perchè sono sempre scomodi, lui è Matteo Dagasso e spero che un giorno possa arrivare a giocare in Serie A. Come sta vivendo il momento? Lui ha una grande dote, cioè quella di sentire la partita a modo suo. Per lui o giocare in un campo di periferia oppure in uno stadio pieno è la stessa cosa. Riesce sempre a dare tutto, a fare il massimo. Lui vive per il Pescara, è cresciuto con loro ed è consapevole dell'importanza della maglia che indossa".
Potrebbe fare lo stesso percordo di Marco Verratti, che è esploso proprio con il Pescara?
"Sicuramente Dagasso è destinato a una carriera importante e ha le qualità per poter arrivare in Serie A, questo è poco ma sicuro. Chiaro però che sono due situazioni diverse, ritengo che i paragoni sono sempre azzardati. Però sono convinto che farà tanti anni di professionismo ad alto livello. Diversi club hanno già contattato sia me che il Pescara per chiedere informazioni su di lui, ogni partita ci sono osservatori per vederlo da vicino. La priorità però in questo momento è una: lasciarlo tranquillo e sereno fino a giugno. Poi se a gennaio dovesse arrivare un'offerta importante da parte di una società che comunque lascerà Dagasso a Pescara fino a giugno il presidente Sebastiani la prenderà in esame e insieme valuteremo quello che sarà il meglio sia per il club che per il giocatore"
Ma se il Pescara dovesse riuscire a ottenere la promozione in Serie B, giocare la categoria proprio con la squadra con cui è cresciuto potrebbe essere la soluzione migliore per tutte le parti in causa?
"Ci mancherebbe! Sappiamo l'importanza e la visibilità che ha il Pescara in B e l'importanza della categoria stessa. Se vogliono trattenerlo io sono convinto che Dagasso farebbe tranquillamente un anno o due anni in B con loro. Ora comunque è tutto prematuro, la priorità è la squadra. Le valutazioni le faremo successivamente. Discorsi per un rinnovo o adeguamento con il Pescara? Ne abbiamo parlato certamente, ma non è il momento. Perchè ora la squadra è prima in classifica e deve pensare soltato al campionato come è giusto che sia. Poi il presidente Sebastiani è il primo che sa che deve discutere del prolungamento per trattenere Dagasso. Ma sono cose di calcio, lo sa lui come tutti gli addetti ai lavori. Dipende sempre dalla domanda e dall'offerta. Sicuramente la Serie B con il Pescara per lui sarebbe un sogno, perchè è un tifoso di questa squadra ed è cresciuto calcisticamente con loro. Poi essendo un professionista l'obiettivo è quello di arrivare in Serie A"
Di Renzo, nel Pescara primo in classifica Dagasso ha avuto un impatto importante sin dalla prima giornata di campionato. Dopo il buon torneo dell'anno passato, si aspettava quest'altro step così evidente?
"Devo dire che me l'aspettavo, perchè Dagasso già nella passata stagione aveva dimostrato di avere delle qualità importanti nonostante arrivava da un campionato dove per motivi fisici aveva giocato poco. Dopo il primo step ora ne ha fatto un altro. Chiaramente la crescita del Pescara ha fatto il resto sul suo rendimento"
Cosa ha dato Zeman a Dagasso, e cosa sta dando ora Baldini al giocatore?
"Lui aveva già delle grandi noti ma sia Zeman che Baldini gli hanno dato entrambi una cosa fondamentale: cioè il concetto di giocare sempre in avanti, cercare sempre la giocata in prospettiva in attacco. Questa per un centrocampista è una cosa importantissima. Poi fare il titolare in Serie C da titolare in un club ambizioso e di grande tradizione come il Pescara è un altro aspetto fondamentale, anche perchè in panchina c'è un allenatore di grandissima esperienza come Baldini che può agevolare il percorso di crescita di Dagasso. Baldini poi è l'arma in più del Pescara perchè riesce a tenere tutti sul pezzo. Anche quando un giocatore che magari viene utilizzato poco ne parla benissimo significa che un allenatore ha già stravinto, a prescindere dal risultato della domenica"
Al momento per continuità di rendimento è uno dei migliori centrocampisti in C. Per caratteristiche, a chi può essere accostato se dovesse fare un paragone con un calciatore top?
"Non è un play, non è una mezzala ma è entrambe le cose. Dagasso è un giocatore completo con grande tecnica e corsa, visione di gioco importante e una personalità spiccata per quella che è la sua giovane età. I paragoni non ne faccio perchè sono sempre scomodi, lui è Matteo Dagasso e spero che un giorno possa arrivare a giocare in Serie A. Come sta vivendo il momento? Lui ha una grande dote, cioè quella di sentire la partita a modo suo. Per lui o giocare in un campo di periferia oppure in uno stadio pieno è la stessa cosa. Riesce sempre a dare tutto, a fare il massimo. Lui vive per il Pescara, è cresciuto con loro ed è consapevole dell'importanza della maglia che indossa".
Potrebbe fare lo stesso percordo di Marco Verratti, che è esploso proprio con il Pescara?
"Sicuramente Dagasso è destinato a una carriera importante e ha le qualità per poter arrivare in Serie A, questo è poco ma sicuro. Chiaro però che sono due situazioni diverse, ritengo che i paragoni sono sempre azzardati. Però sono convinto che farà tanti anni di professionismo ad alto livello. Diversi club hanno già contattato sia me che il Pescara per chiedere informazioni su di lui, ogni partita ci sono osservatori per vederlo da vicino. La priorità però in questo momento è una: lasciarlo tranquillo e sereno fino a giugno. Poi se a gennaio dovesse arrivare un'offerta importante da parte di una società che comunque lascerà Dagasso a Pescara fino a giugno il presidente Sebastiani la prenderà in esame e insieme valuteremo quello che sarà il meglio sia per il club che per il giocatore"
Ma se il Pescara dovesse riuscire a ottenere la promozione in Serie B, giocare la categoria proprio con la squadra con cui è cresciuto potrebbe essere la soluzione migliore per tutte le parti in causa?
"Ci mancherebbe! Sappiamo l'importanza e la visibilità che ha il Pescara in B e l'importanza della categoria stessa. Se vogliono trattenerlo io sono convinto che Dagasso farebbe tranquillamente un anno o due anni in B con loro. Ora comunque è tutto prematuro, la priorità è la squadra. Le valutazioni le faremo successivamente. Discorsi per un rinnovo o adeguamento con il Pescara? Ne abbiamo parlato certamente, ma non è il momento. Perchè ora la squadra è prima in classifica e deve pensare soltato al campionato come è giusto che sia. Poi il presidente Sebastiani è il primo che sa che deve discutere del prolungamento per trattenere Dagasso. Ma sono cose di calcio, lo sa lui come tutti gli addetti ai lavori. Dipende sempre dalla domanda e dall'offerta. Sicuramente la Serie B con il Pescara per lui sarebbe un sogno, perchè è un tifoso di questa squadra ed è cresciuto calcisticamente con loro. Poi essendo un professionista l'obiettivo è quello di arrivare in Serie A"
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