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tmw / perugia / Serie C
Negri sul Perugia: “ Finendo bene potrebbe diventare la mina vagante dei play-off”TUTTO mercato WEB
Oggi alle 19:34Serie C
di Lucio Marinucci

Negri sul Perugia: “ Finendo bene potrebbe diventare la mina vagante dei play-off”

tmwradio
A TUTTA C con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci. OspitI: Marco Negri (Bomber), Stefano De Francesco (Un venerdi da grifoni)
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L’ex attaccante Marco Negri è intervenuto ai microfoni di TMW Radio nel corso della trasmissione A Tutta C. Queste le sue parole riguardanti il momento del Perugia.

Il Perugia con Cangelosi ha ottenuto quattro punti nelle ultime due partite. Si sta vedendo qualche miglioramento?
“La situazione era diventata veramente critica, ci voleva un cambiamento. È logico che se arrivi a Marzo con delle problematiche non è facile sistemare la macchina in corsa, fino a fine anno ci sarà da soffrire. Ora bisogna prendere ciò che viene da questa stagione e lavorare già per il prossimo campionato, perché vedere il Perugia così in difficoltà dispiace. Spero che ci sia qualcosa di positivo anche dalla nuova società. Bisogna intraprendere un progetto tecnico che in qualche anno possa riportare il Perugia in categorie superiori”.

Si può dire che nel complesso, infortuni inclusi, sia stata comunque una stagione sfortunata?
“Quando le cose vanno così la fortuna ti gira un po’ le spalle. Ripeto però che dietro la risalita di una società ci debba essere un progetto, dal punto di vista tecnico e societario. Queste cose devono essere la base di una ripartenza. Un nuovo compratore poi dev’essere stimolato ad investire in base ai risultati. Ora si dovrà lavorare per finire bene e analizzare dove bisogna migliorare per riportare i tifosi allo stadio”.

Che giudizio dà su Montevago?
“È un giocatore che mi piace e su cui investirei se fossi una società. Deve trovare la stagione che non lo rallenti con gli infortuni, come invece è accaduto finora. È comunque un ragazzo su cui si può lavorare e su cui creare un progetto”.


Cangelosi ha un’impronta marcatamente offensiva, se lo aspettava vederlo subentrare in corsa?
“Mi ha fatto strano vederlo subentrare perché questi allenatori basano tanto sulla freschezza atletica, anche se l’importante ora è che i giocatori lo seguano. Credo comunque che potremmo vedere qualcosa di interessante. Ora bisognerà capire se potrà essere l’allenatore giusto e in caso che tipo di giocatori possano essere adatti per il suo gioco. Da ex attaccante penso che gli allenatori che propongono questo gioco e agevolano lo spettacolo e la produzione offensiva coinvolgano anche il pubblico”.

C’è ancora la possibilità di raggiungere i play-off?
“Sì, perché la classifica è talmente corta che la possibilità c’è. Nelle prossime partite ci sarà anche la Ternana e io quel derby l’ho vissuto. La città ci tiene tantissimo e penso che possa essere un termometro per capire la personalità e la vitalità della squadra. Attenderemo risposte sia da questa sfida che da quella contro la Torres. Se si superano bene queste partite poi può nascere l’entusiasmo. Finendo bene il Perugia potrebbe anche diventare la mina vagante dei play-off”.

I pochi punti ottenuti in trasferta hanno sottolineato una mancanza di personalità?
“Quando non c’è continuità e hai due rendimenti differenti tra casa e trasferta significa che non si è ancora trovata l’identità e la personalità necessaria. Queste prossime partite possono dare quella scossa emotiva in grado di liberarti di tante pressioni. Fare tanti punti potrebbe permetterti di arrivare bene ai play-off, dato che il Perugia ha dei giocatori di qualità”.

Si aspettava un Milan Futuro così in difficoltà?
“Francamente no. Ora è arrivato Oddo, con cui ho lavorato a Udine. Per lui il Milan è qualcosa di prestigiosissimo, ce la metterà tutta. Non mi aspettavo però queste difficoltà e questi continui alti e bassi di prestazioni. Quando si cambia allenatore poi nelle prime partite c’è sempre qualche reazione emotiva, mentre in questo caso non si è vista. È un indicatore preoccupante. Sono convinto però che lavoreranno per raddrizzare la situazione, anche se ribadisco che non la vedo facile”.