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Marani sulle seconde squadre: "Rimarranno solo a completamento d'organico"
tmwradio
A TUTTA C con Ivan Cardia, Luca Calamai, Luca Bargellini e Niccolò Ceccarini
Ospite: Matteo Marani
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Ospite degli studi fiorentini di TMW Radio il presidente della Lega Pro, Matteo Marani ha analizzato il progetto seconde squadre, anche in previsione di possibili nuovi arrivi:
“Il tema è molto ampio, furono inserite dal sub-commissario Costacurta nel 2018 perché l’Italia non si qualificava al Mondiale. Sembrava qualcosa di impossibile, mentre si è ripetuto nel 2022 e quella decisione fu presa il giorno dopo l’eliminazione dal Mondiale. Il modello è quello spagnolo ed è un’idea che va avanti da molto tempo. Per il momento, però, è prematuro parlare di quale sia l'incidenza che ha questo progetto sull'intero sistema calcistico italiano. Per riuscirci ci vorranno almeno altri cinque anni. Ricordo sempre che la scelta è della Federazione: la Serie C ha dato grande disponibilità e forse era più facile dichiararsi contrari ma si sarebbe tolta una possibilità importante.
Bisogna vedere, poi, se in futuro ci sarà posto per altre seconde squadre: la scorsa estate c’è stata solo una società che non ha avuto i requisiti per iscriversi dando spazio al Milan. Se ci sarà spazio che si libererà e ci sarà una seconda squadra pronta si ragionerà di questo ingresso.
I ripescaggi si verificheranno con le squadre di Serie C, la priorità andrà alle squadre di Serie C. Noi diamo disponibilità alla formazione, ma nei playoff non si potranno far scendere in alcun modo giocatori della squadra A perché si altererebbe il livello della competizione. Abbiamo dovuto dividere le seconde squadre nei tre gironi, non potevamo permettere un campionato sbilanciato con tre seconde squadre nello stesso girone. Dietro le quinte poi bisogna sempre combattere”.
“Il tema è molto ampio, furono inserite dal sub-commissario Costacurta nel 2018 perché l’Italia non si qualificava al Mondiale. Sembrava qualcosa di impossibile, mentre si è ripetuto nel 2022 e quella decisione fu presa il giorno dopo l’eliminazione dal Mondiale. Il modello è quello spagnolo ed è un’idea che va avanti da molto tempo. Per il momento, però, è prematuro parlare di quale sia l'incidenza che ha questo progetto sull'intero sistema calcistico italiano. Per riuscirci ci vorranno almeno altri cinque anni. Ricordo sempre che la scelta è della Federazione: la Serie C ha dato grande disponibilità e forse era più facile dichiararsi contrari ma si sarebbe tolta una possibilità importante.
Bisogna vedere, poi, se in futuro ci sarà posto per altre seconde squadre: la scorsa estate c’è stata solo una società che non ha avuto i requisiti per iscriversi dando spazio al Milan. Se ci sarà spazio che si libererà e ci sarà una seconda squadra pronta si ragionerà di questo ingresso.
I ripescaggi si verificheranno con le squadre di Serie C, la priorità andrà alle squadre di Serie C. Noi diamo disponibilità alla formazione, ma nei playoff non si potranno far scendere in alcun modo giocatori della squadra A perché si altererebbe il livello della competizione. Abbiamo dovuto dividere le seconde squadre nei tre gironi, non potevamo permettere un campionato sbilanciato con tre seconde squadre nello stesso girone. Dietro le quinte poi bisogna sempre combattere”.
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