Ecco il progetto "Psiconlogia, sport e qualità della vita: il triathlon per migliorare la qualità della vita dei pazienti"
Nasce il Progetto di ricerca dal titolo "Psiconlogia, sport e qualità della vita: il triathlon per migliorare la qualità della vita dei pazienti". Un'iniziativa promossa da Aucc Onlus (Associazione Umbra per la lotta contro il cancro) insieme a Perugia Triathlon e in collaborazione con la Federazione Italiana Triathlon (FITri), la Divisione di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera di Perugia (AOP) e la Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica Esistenziale “G. Benedetti” di Perugia, ponendosi l'obiettivo di verificare come la pratica del triathlon (combinando nuoto, corsa e bici) possa migliorare la qualità della vita e sostenere la compliance alle cure di pazienti oncologici durante il periodo di trattamenti antineoplastici specifici. "L'obiettivo - spiegano i promotori - è di verificare come il triathlon possa migliorare la qualità della vita e sostenere la compliance alle cure di pazienti oncologici durante il periodo di trattamenti antineoplastici ed ha una durata biennale, sino a dicembre 2026, anche se nello specifico, il progetto dura un anno per il singolo paziente. I destinatari sono i pazienti oncologici sia maschi che femmine, di età compresa tra i 18 e i 69 anni".
Il progetto è coordinato da Paolo Catanzaro (medico psichiatra, responsabile del servizio convenzionato di Psiconcologia AUCC/AOP), con project manager Giulia Di Marco (psicologa clinica e mental coach sportivo) e collaboratori ed esecutori del progetto Michela Bellucci (psicologa clinica e dello sport) e Lamberto Boranga (Specialista in Medicina dello Sport - Specialista in Medicina Interna - Specialista in Cardiologia). Ma c'è inoltre la collaborazione di oncologi medici del reparto di Oncologia dell'Azienda Ospedaliera di Perugia, allenatori e tecnici federali messi a disposizione dalla squadra Perugia Triathlon e l'Istituto Gaetano Benedetti con la scuola di psicoterapia psicoanalitica esistenziale. Le linee guida prevedono un approccio al paziente oncologico multidisciplinare (biomedico, fisioterapico, alimentare, psicologico), ispirandosi all'American Cancer Society, che suggerisce di praticare 150-300 minuti a settimana di attività sportiva (a intensità da moderata ad elevata), al fine di sviluppare e mantenere uno stile di vita sano, di prevenire l’insorgere del cancro e garantire una migliore qualità della vita (Ibidem) e di migliorare la qualità della vita e sostenere il percorso terapeutico riabilitativ. Il progetto si attua prima di tutto con l'arruolamento dei pazienti oncologici con modalità randomizzata, per un massimo di 40 partecipanti al gruppo sperimentale e altrettanti al gruppo di controllo: successivamente con l'inizio del programma di allenamenti seguiti da allenatori e tecnici federali messi a disposizione dalla squadra Perugia Triathlon, in accordo con i medici oncologi; quindi con la valutazione iniziale, in itinere e finale dei livelli di qualità della vita tramite strumenti standardizzati.