"Per questo Perugia ci eravamo illusi di poter avere un mercato diverso da quello che è stato"
L' opinione di Stefano De Francesco sulla chiusura del mercato del Perugia di ieri sera. "Ci eravamo illusi in molti che i due arrivi di Riccardi e Broh non appena aperto il mercato di riparazione, fossero preludio ad un vero cambio di passo di una società che finalmente aveva la possibilità di fare vedere di che pasta fosse fatta ed invece un mese dopo a mercato chiuso, ci rendiamo conto che nulla è cambiato. Per i più smemorati ricordo che anche lo scorso anno, Sylla arrivò il 4 di gennaio e coloro per i quali va sempre tutto bene, ci fracassavano gli zibidei per le critiche feroci, ingiuste a loro parere, che rivolgevamo a Santopadre. La cosa strana è che molti di questi oggi, sono gli stessi che ce li fracassano ancora, dicendo che il povero Faroni ha dovuto ereditare una situazione drammatica dal loro vecchio idolo e che non può fare di più…
Ciò premesso siamo arrivati al mercato di riparazione con alcune emergenze che sono addirittura peggiorate nel mese di Gennaio a causa di nuovi infortuni,: l’emergenza nei centrali di difesa, l’emergenza a centrocampo e l’emergenza di una punta centrale da aggiungere a Montevago che ad oggi resta figlio unico di madre vedova. Tolto Riccardi che purtroppo si è infortunato, come purtroppo Angella e Mezzoni e non è stato sostituito, sono arrivati Broh e Joselito a centrocampo che non valgono gli scadenti interpreti che già avevamo. E’ arrivato Kanoutè in luogo di Ricci e questa è stata senz’altro una buona operazione, sia sotto il profilo tecnico che su quello finanziario. E’ arrivato in dirittura d’arrivo anche Yabre, un ottimo profilo ma con due problemi. Non lo avremo almeno per altre due settimane e gioca nel ruolo di Giraudo, uno dei migliori fino ad oggi. Nessun ritocco importante tra i centrali dove l’emergenza continua, nessun ritocco importante a centrocampo dove la mediocrità degli interpreti resta la stessa, nessuna punta centrale e quindi che il Padre Eterno poggi la dua caritatevole mano sulla testa di Montevago che resta l’unico interprete in quel ruolo.
Le uscite sono solo prestiti di giovani, o di comparse. Meluso oltre Ricci, non è riuscito a sbolognare neanche uno tra Bartolomei, Torrasi e gli altri giocatori più attempati con ingaggi non proporzionati al rendimento. La stessa cessione di Sylla che sembrava intesa al rafforzamento della squadra, prendendo un giocatore più forte, si è trasformata in un indebolimento del reparto avanzato. L’impressione è che tutte le operazioni siano state fatte per non superare il tetto dei costi, garantiti dalla fideiussione in essere. Ricapitolando Faroni ha acquisito il Perugia nella prima settimana di settembre, guarda caso a mercato chiuso. Da quel momento lo abbiamo visto in foto per esaltarsi per il rinnovo di giovani campioncini in erba, talmente campioncini da prendere 8 fischi dalla Ternana nel derby di Primavera 2. Ha sostituito l’allenatore prendendo Lamberto Zauli, una scelta sicuramente non di prospettiva per la prossima stagione. I soliti speranzosi aspettavano il mercato di gennaio per iniziare a cantare i peana di vittoria ma oggi già sono pronti a dirci che non valeva la pena di impegnare risorse in questo campionato ma che a Giugno ne vedremo delle belle…
Resta da capire solo di quale Giugno si tratta…2035???
A proposito di Faroni, qualcuno sa quando pensa di tornare da queste parti per dare un’occhiata alla squadra che ha acquistato e che non è che se la stia passando benissimo?
Nella giornata di oggi mi sarebbe davvero piaciuto tantissimo di dovere ammettere che mi ero sbagliato nel giudicare questa proprietà, a fronte di un mercato importante. Invece oggi mi sono tornate in mente le parole di Mauro Ricci quasi irriso dai soliti cortigiani dei proprietari, chiunque essi siano.
Quello che era il responsabile delle relazioni istituzionali, a novembre scorso rimettendo l’incarico, spiegò i motivi:”… Devo confermarti (a Faroni nds) come già ti ho detto e con la sincerità che mi contraddistingue che non condivido la tua idea di progetto sportivo per quanto riguarda il Perugia, dato che forse ragionando con il cuore del tifoso mi auguravo di vedere una maggiore attenzione sullo stesso”. A guardare oggi la mia impressione è che forse non si era sbagliato di molto…".